Turismo / Il pasticcio

Che difficile nominare il direttore dell’Apt di Trento (fughe di notizia comprese)

Oltre 200 candidati per la successione ad Elda Verones, l’annuncio doveva arrivare venerdì, ma siccome tutti sapevano già il nome della presunta vincitrice, oggi un «ulteriore confronto»

TRENTO. È stato un confronto lungo e, almeno nella parte iniziale, vivace nei toni. La nomina del nuovo direttore dell' Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi non è questione da poco, soprattutto dopo la separazione burrascosa con Elda Verones e l'avvio della procedura per l'individuazione del nuovo nome, come previsto dalla "Legge Failoni" (la legge provinciale n.8 del 2020), dunque con un concorso pubblico.

L'annuncio del candidato scelto a ricoprire il ruolo slitta alla prossima settimana. Dopo quattro ore di confronto, venerdì pomeriggio, il Cda ha deciso di rinviare la discussione a oggi. I nomi presentati al presidente dell'Apt Franco Aldo Bertagnolli e ai membri della commissione che sta seguendo il concorso sono tre su oltre 200 candidati.

La società di Bolzano che si è occupata della selezione su incarico dall'Apt di Trento ha analizzato ben 202 curricula, con molti candidati "di peso", professionisti con alle spalle esperienze di spessore nell'ambito della cultura e con conoscenza profonda del territorio, esperti nell'organizzazione di eventi e nelle nuove tecnologie e nel marketing. Richiesta, naturalmente, una buona conoscenza della lingue straniere.

Nei giorni scorsi è scoppiato il "caso": sarebbe circolato il nome del vincitore. Anzi, della vincitrice. Secondo alcune voci, il posto che è stato di Elda Verones dai primi anni Duemila sarebbe già stato deciso e l'incarico affidato nel solco della continuità ad una giovane donna. Ma c'è un altro nome che gira, ed è quello di un giovane uomo.

Semplice pettegolezzo o anticipazioni che mai avrebbero dovuto uscire prima dell'ufficializzazione? All'interno dell'Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi regna una certo imbarazzo. Non è un caso che il confronto di venerdì si sia protratto molto più del previsto e la decisione sul nome del prossimo direttore sia slittata.

All'Apt del capoluogo nella scorsa consiliatura era stata chiesta una maggior trasparenza nella gestione aziendale. A sollevare le polemiche erano stati, in particolare, i consiglieri Dario Maestranzi, allora del Patt, che sedeva nel consiglio di amministrazione della stessa Apt, ed Elisabetta Bozzarelli del Pd-Psi, che ora è assessora al turismo e rappresenta il Comune nel Cda dell'Apt Trento assieme all'imprenditore della panificazione Stefano Sosi.

Rientra sempre nel capitolo "trasparenza" il parere che era stato chiesto alla Provincia in merito al rinnovo del contratto di Elda Verones: la nuova "Legge Failoni" prevede che il direttore venga individuato attraverso un concorso pubblico, cioè attraverso una selezione. Se il nome del nuovo direttore corrisponderà alle indiscrezioni degli ultimi giorni, alcuni dei candidati - in nome della "trasparenza" del concorso - sono pronti a dare battaglia.

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