Trento / La tragedia

I quattro figli di Deborah Saltori restano uniti: lo ha stabilito il Tribunale dei minorenni

Vivranno a Vigo Meano con lo zio Andrea e la nonna: una famiglia che reagisce unita dopo un dolore immenso

IL LUTTO Il doloroso addio a Deborah, la giovane donna uccisa dal marito
IL CASO Attirata in campagna con la promessa di un assegno per il figlio

TRENTO. Rimangono a vivere tutti insieme, a Vigo Meano presso lo zio e la nonna, i quattro figli di Deborah Saltori, la mamma 42enne uccisa dall'ex marito Lorenzo Cattoni a colpi di accetta.

Lo ha stabilito il Tribunale per i minorenni di Trento, presidente Giuseppe Spadaro, con due diversi provvedimenti che vanno in direzione di tutelare al massimo i quattro figli della vittima - tre minorenni e una maggiorenne - salvaguardando il più possibile il contesto familiare allargato e i legami con la comunità.

La famiglia Saltori, seppur colpita da una tragedia incommensurabile, in queste settimane ha saputo reagire in modo molto positivo garantendo ai figli di Deborah Saltori un ambiente familiare positivo e amorevole.

Il Tribunale per i minorenni, con un provvedimento di grande equilibrio, ha anche posto le basi perché si possano sviluppare con gradualità e il supporto dei Servizi sociali anche i rapporti tra il figlio di Lorenzo Cattoni e i nonni paterni.

Inoltre sono state poste le condizioni affinché possano crescere su nuove basi anche i legami tra i ragazzi e il padre dei primi tre figli di Deborah.

In particolare i giudici hanno disposto la decadenza dalla responsabilità genitoriale di Lorenzo Cattoni (ora in carcere con l'accusa di omicidio volontario pluriaggravato) sul figlio - di appena 5 anni - avuto con l'ex moglie.

Tutore provvisorio del piccolo viene confermato lo zio Andrea Saltori al quale il minore viene affidato. Lo zio avrà il sostegno educativo ed assistenziale del Servizio sociale che ha mandato di intervenire per favorire sia il sostegno familiare, sia il rapporto con i nonni Cattoni in tempi che ovviamente dipenderanno dal bambino.

Il Tribunale con un altro provvedimento, sempre orientato a limitare l'impatto sul nucleo familiare della perdita della madre in modo così traumatico, ha disposto anche la decadenza dalla responsabilità genitoriale anche per il padre dei primi tre figli di Deborah. Per loro, in particolare per i due ancora minorenni, i giudici hanno disposto l'affido sino al compimento della maggiore età sempre allo zio Andrea Saltori.

Quale tutrice dei due ragazzi - quindi investita della loro rappresentanza legale, per esempio, per la delicata questione dei risarcimenti - è stata nominata la prozia Ivana Saltori (cioè la sorella del padre di Deborah).

Tra gli obiettivi indicati al Servizio sociale c'è favorire il legame con i familiari paterni ed eventualmente aiutare il padre dei tre ragazzi attraverso un percorso di sostegno alla genitorialità.

Le decisioni del Tribunale per i minorenni vanno nella direzione di quanto aveva auspicato la famiglia di Deborah Saltori che, attraverso gli avvocati Giuseppe Saracino e Marco Vernillo sin dall'omicidio, momento potenzialmente devastante per la famiglia, aveva chiesto di tenere insieme i figli di Deborah, così come anche lei avrebbe voluto.

 

 

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