Corre nel cortile condominiale rispettando tutte le regole Preso a pugni dal vicino di casa

Colpito con un pugno in pieno volto mentre correva rispettando comunque le norme per l’emergenza Coronavirus: è l’incredibile episodio accaduto ieri pomeriggio in via Monte Calisio a Maurizio Prighel, 69enne notissimo nel sobborgo sia per la sua passione per la corsa, sia per l’impegno nel volontariato con il locale gruppo alpini. L’episodio è avvenuto all’interno del cortile condominiale, sotto l’appartamento dove Prighel vive da più di 30 anni.

«Per mantenermi un po’ in forma, ogni tanto in questo periodo scendo nel piazzale attorno al palazzo e corro all’interno del perimetro della proprietà, su un anello di circa 250 metri fra asfalto e aiuole» spiega. Nulla di male: Maurizio è una persona rispettosa delle regole e si era assicurato di poterlo fare. Nessun contatto con altri abitanti, nessun sconfinamento sulla strada pubblica, nessun allontanamento dalla casa. La sua corsa non è però passata inosservata a uno dei residenti - una persona anziana - la quale è scesa nel cortile per cercare il contatto con l’ignaro podista.

Il pugno ha colpito Prighel in pieno volto: «Mi ha rotto il labbro e mi ha preso fin sotto l’occhio, che è gonfio». Un colpo ben assestato, seguito da improperi e minacce dell’aggressore, urla (e gestacci) fuori luogo che hanno richiamato alla finestra diversi testimoni. Secondo l’aggressore Prighel sarebbe stato “reo” di correre nonostante l’emergenza virus. Esclusi motivi di dissidio precedenti fra i due:

«Assolutamente, volevo solo correre senza disturbare nessuno. Comunque non intendo fare alcuna denuncia» ha assicurato Prighel, che è tesserato con il gruppo sportivo Fraveggio ed è un volto noto nel mondo dei podisti trentini, ma anche fra gli appassionati di ski roll e sci di fondo: «mi ha quasi sorpreso il grande sostegno ricevuto una volta postato il fatto sui social. Mi hanno contattato decine di amici: evidentemente il buonsenso esiste ancora, la solidarietà non manca».

Una ventata di buonsenso in un periodo nel quale troppo spesso chi cerca di muoversi, rispettando i limiti imposti dal governo, viene criticato o ingiustamente perseguito. Il fatto ha avuto subito una grande eco sia nel sobborgo sia nel mondo dei runner, in questi giorni particolarmente sotto pressione per via della disparità di trattamento con le regioni limitrofe: in Veneto e in Alto Adige, ad esempio, si può correre anche lontani da casa. Cosa che non è ancora possibile fare in Trentino.

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