Caos monopattini: «Abuso legalizzato»

Via libera della commissione urbanistica al piano guida della Destra Adige, ultimo passaggio prima dell’approdo in consiglio comunale entro febbraio per la prima adozione. Via libera anche dal centrodestra, che non farà ostruzionismo in aula. Lo chiarisce il capogruppo di Civica Trentina, Andrea Merler: «Non ci sarà una opposizione forte, il piano guida mi piace, anche se avrei preferito un metodo più corretto, così anche per il piano turistico: sarebbe stato meglio farlo approvare dalla nuova amministrazione, non arrivare in zona Cesarini, perché è un piano che segnerà il volto della città per i prossimi anni».

L’assessore all’urbanistica, Alberto Salizzoni, che ha ereditato il lavoro condotto con la Provincia dal predecessore, Paolo Biasioli, risponde: «Il piano guida è un semi-lavorato: la prossima consiliatura sarà protagonista nella fase attuativa, approvando i singoli piani». Salizzoni rassicura Merler anche sulla passerella ciclo-pedonale in asse con via Verdi: «È fondamentale, è una priorità». Quanto ad un collegamento ciclo-pedonale più nord, con l’allargamento del ponte di San Lorenzo, si potrà procedere con una variante ad hoc. Biasioli chiede chiarimenti sui costi ingenti di messa in sicurezza delle due ciminiere: «Sia chiarito che non vanno addossati al Comune». Risposta di Salizzoni: «Toccheranno al soggetto attuatore del centro ricerca (verso la parete rocciosa e valle dello studentato, ndr)». Massimo Ducati chiede invece lumi sulla partita immobiliare, sulle permute delle aree tra i soggetti proprietari: Patrimonio del Trentino (immobiliare della Provincia) per l’ex Italcementi, Provincia per la Motorizzazione civile, Comune per il centro di accoglienza Bonomelli. Risponde la dirigente del servizio urbanistica, Luisella Codolo: «Solo dopo che saranno definite le destinazioni d’uso, si potrà procedere con le permute».

A proposito di Motorizzazione civile, Salizzoni annuncia: «La Provincia sta valutando il trasferimento all’interporto». E, in risposta a Michele Brugnara, aggiunge: «Quanto alla Bonomelli, assieme a Provincia ed Itea si stanno valutando due strutture esistenti in città».

È invece caos totale per il tema micromobilità, dopo che il Parlamento ha “cancellato” il decreto Toninelli per adeguarsi al quale il Comune aveva aveva ipotizzato percorsi ad hoc. «I monopattini sono equiparati ai velocipedi, pur senza freni anteriori e illuminazione. È stato legalizzato un veicolo che non è un veicolo» spiega il vicecomandante della polizia locale, Luca Sattin «ed è estremamente pericoloso, non coperto da assicurazione. Immaginate un monopattino in rotatoria!».

Fino al 21 dicembre, la polizia locale poteva sanzionare: «Ne abbiamo sequestrati una decina» precisa il comandante «ora siamo in difficoltà ad effettuare controlli. Sono degli abusi legalizzati».
La decisione, l’altro ieri, in commissione urbanistica e per la mobilità è stata: rinviare ogni decisione, in attesa che, come pare, arrivino dei correttivi alla norma introdotta in dicembre.

Nel frattempo, l’assessore Salizzoni si è impegnato ad approfondire, con le ditte che si sono proposte, una soluzione per un progetto pubblico di sharing (condivisione) dei monopattini. Michele Brugnara invita alla cautela: «La sperimentazione sarebbe stata la soluzione più intelligente, ma visto che ora l’uso del monopattino è stato legalizzato, la cosa migliore è monitorare la situazione. Io non li vedo male: sono mobilità elettrica e leggera.

Nelle città, il vero problema sono le automobili che corrono veloci. In tutte e dodici le circoscrizioni è stato chiesto di moderare la velocità.
Se si valuta un utilizzo in sharing, stiamo attenti agli aspetti assicurativi e al problema dell’abbandono, perché i monopattini non siano lasciati in mezzo ai marciapiedi come avviene a Roma, Milano e Firenze».
La commissione ha anche valutato, per la quarta volta, sollecitata dai capigruppo, l’accordo urbanistico che dà l’ok alla riqualificazione di Villa Biancadina in via dei Giardini. Saranno ricavati 13 nuovi alloggi, tre nell’edificio storico, gli altri in alcuni volumi fuori terra, ad un piano, con tetti verdi, per una superficie utile netta totale di 1.000 m². In cambio, il Comune otterrà alcuni posti auto e l’allargamento della via. Alle fine della seduta, un cin cin di ringraziamento al geologo Giovanni Segatta, che lascia il Comune per godersi la pensione.

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