Ora spunta Andrea Girardi come candidato sindaco per il centrodestra a Trento

di Nicola Marchesoni

Candidato sindaco per Trento del centrodestra, passa in vantaggio Andrea Girardi. Il nome dell’avvocato, chiamato da Ugo Rossi a risolvere la grana della Cantina La Vis ed ex presidente di A22, è stato proposto negli ultimi giorni alla coalizione dagli Autonomisti popolari.

Piace parecchio, non è un dettaglio secondario, pure a Progetto Trentino di Silvano Grisenti, tornato ieri dall’Africa e destinato ad avere grande voce in capitolo nella scelta di chi dovrà sfidare Franco Ianeselli. Tra Andrea Girardi e il segretario della Lega, il partito più forte del centrodestra, c’è già stato un confronto.
L’avvocato ha dato una sua disponibilità di massima, ma si è riservato di dare una risposta definitiva entro la giornata di oggi.

Mirko Bisesti nega che al momento sia stata già presa una decisione definitiva, ma qualcosa se la lascia scappare: «Andrea Girardi? Un profilo indubbiamente interessante sul quale in effetti si sta ragionando. Ce ne sono però altri. Entro questa settimana credo che individueremo il nostro candidato giusto».

Il segretario della Lega conferma che si sta cercando una figura sganciata dalla politica: «Non c’è nulla di nuovo rispetto al passato. Da mesi non facciamo altro che ripetere che la priorità è quella, e così sarà». Nega nuovamente, invece, scherzando una sua discesa in campo: «Più in campo di così non si può, solo oggi (ieri, ndr) ho ricevuto un centinaio di telefonate. Per favore non scherziamo».

All’interno del Carroccio e del centrodestra ci sono però anche delle perplessità su Andrea Girardi: non per le sue capacità, bensì sul suo passato con il Patt e per via degli incarichi ricevuti dall’allora presidente della giunta provinciale Ugo Rossi.

Tra i leader dei partiti della coalizione c’è poca voglia di parlare. Andrea de Bertoldi (Fratelli d’Italia) non si sbilancia sull’opportunità o meno di presentarsi alle elezioni comunali di Trento con questo candidato sindaco: «L’unica cosa che posso dire è che da un punto di vista professionale lo considero un ottimo avvocato. Non chiedetemi invece giudizi politici. Da quando è partito il totonomi, sono stato tra i pochi a non averci partecipato. Siamo alla volata finale. Il centrosinistra si può e si deve battere».

L’esponente del partito di Giorgia Meloni aggiunge: «La nostra sarà una decisione condivisa e non ci saranno rotture all’interno della coalizione. Da quello che mi risulta non ci sono al momento possibilità che il candidato sindaco sia legato ad un movimento. Sarà in grado, al contrario, di portare voti in più rispetto ai nostri».

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