Roccaforte chiusa per una crepa Ristrutturazione per riaprire

di Nicola Maschio

Continua il periodo di chiusura della Roccaforte Trentina in centro città. Il cartello recante la scritta «manutenzione straordinaria» è ormai appeso alla porta d’entrata del ristorante dalla metà di novembre circa.

L’ultimo evento legato ad uno dei locali più frequentati della città di Trento da un paio d’anni a questa parte è datato proprio 16 novembre, ma su Facebook lo stesso appuntamento è stato annullato prima del suo svolgimento. Nessuna delucidazione dunque era stata fatta, almeno in un primo momento, sull’eventuale data di riapertura. Notizia che aveva lasciato particolarmente sorpresi anche coloro i quali chiedevano spiegazioni, per una chiusura lampo avvolta in un primo momento da un alone di mistero.

Che ora ci aiuta a dissipare l’avvocato Lorenzo Eccher, proprietario al 50% dell’immobile che ospita il ristorante, nato nel 2016 dopo attenti lavori di ristrutturazione sulla torre del Massarello (soggetta tra l’altro alla «protezione» della Soprintendenza dei Beni Culturali): «Non c’è da preoccuparsi, è un problema di fessurazione - spiega. - Si tratta di una semplice crepa di qualche centimetro su una trave, fatto che verrà risolto entro tempi brevi. Ovviamente ci dispiace in quanto, terminati i lavori di ristrutturazione appena un paio di anni fa, ci aspettavamo che la struttura non presentasse problemi. Tuttavia, i tempi si sono allungati in quanto serve far realizzare dei rinforzi specifici su misura in metallo da applicare alla trave. La problematica è comunque di lievissima entità, tant’è che il patrimonio culturale all’interno della Torre rimarrà intonso. Io stesso, ai tempi della ristrutturazione, avevo dato specifiche indicazioni per conservare l’integrità di una struttura storica per la nostra città».

Non rimane dunque altro da fare se non aspettare la riapertura del locale, in un periodo come quello natalizio che come da tradizione crea un grande giro d’affari per le attività di ristorazione, tra turisti e cittadini. La Soprintendenza dei Beni Culturali, attraverso il proprio maggior referente dottor Franco Marzatico, ha tuttavia fatto sapere di voler richiedere ulteriori informazioni in merito ai lavori, dato che si è detta non essere al corrente della manutenzione stessa.

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