Circoscrizioni verso la fusione Via libera dei 12 presidenti

I dodici presidenti di circoscrizione hanno incontrato ieri sera la Commissione consiliare per il decentramento, presentando il documento contenente la loro proposta di rinnovamento delle circoscrizioni già presentata alla giunta.

La richiesta esplicita rivolta al presidente della commissione Michele Brugnara è stata quella di mettere a calendario incontri tra i diversi rappresentanti del consiglio comunale per arrivare a una convergenza di tutte le parti politiche.

Dopo una delibera sul decentramento bocciata nel 2016 presentata dall'assessora Chiara Maule, come spiega il presidente di circoscrizione Armando Stefani «o sappiamo rilanciare insieme la funzione e il ruolo delle Circoscrizioni oppure il temporeggiamento si trasformerà inevitabilmente nel loro definitivo affossamento».

Ecco perché i dodici presidenti hanno elaborato una nuova proposta concreta da sottoporre prima alla Commissione e poi all'intero Consiglio. Quattro i punti principali del documento. A partire dal «maggior coinvolgimento ex ante nelle scelte di programmazione che riguardano i rispettivi territori e una risposta rapida e dettagliata, quando si risponde negativamente alle proposte fatte dai territori».

Il secondo punto riguarda una maggior semplificazione burocratica e autonomia organizzativa relativa alle spese, con una proposta denominata «Progetto di Comunità» che prevede la pianificazione pluriennale e annuale delle iniziative e i progetti che si intendono realizzare attraverso un'unica delibera programmatica. «Stiamo parlando di pianificare una serie di azioni che già facciamo (tranne l'acquisto di beni durevoli di scarso valore) attraverso numerose delibere che comportano inutile burocrazia e relativo spreco di risorse umane», spiegano.

Si torna poi a parlare di un'indennità ai presidenti di Circoscrizione e ad eventuali altre figure.

Nel documento si afferma inoltre la «disponibilità a ridisegnare i confini delle Circoscrizioni e unificare i servizi esistenti, laddove si assista ad una larga condivisione e si garantisca un punto di ascolto "politico" per i cittadini»; possibilità quindi di accorpamento delle circoscrizioni, «un punto su cui si è arenata la discussione negli anni passati, mentre i nuovi e giovani presidenti sembrano essere consapevoli della necessità di razionalizzare e contenere i costi. Il terreno è fertile per avviare dei cambiamenti».

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