Martignano rimane senza medici di famiglia Cittadini preoccupati, parte una petizione

Cittadini preoccupati, parte una petizione

Martignano rimane senza medici di famiglia. Dopo il pensionamento di Pietro Giacalone e la chiusura dell'ambulatorio del dottor Zuhdi Hussein, avvenuta con l'arrivo del nuovo anno, non vi sono infatti più medici di medicina generale nel paese, dove risiedono oltre cinquemila persone. 

Mancano, ma ormai da diversi anni, anche i pediatri, mentre i tanti pazienti dell'abitato collinare sono chiamati a raggiungere l'ambulatorio del dottor Franco Mazzola, che esercita a Cognola. 

La questione - che comporta non pochi disagi alla popolazione della collina, in particolare per le persone in età avanzata e con poche possibilità di muoversi - si è presentata con il primo gennaio del 2017, malgrado il servizio offerto ai residenti di Martignano fosse ridotto ormai da diverso tempo, proprio in ragione del pensionamento di Giacalone. 

Per cercare di convincere Hussein a rimanere sul territorio, la popolazione ha avviato, nei giorni scorsi, una petizione, con una raccolta firme da parte di pazienti e residenti della zona.

Allo stesso tempo, il presidente della circoscrizione Armando Stefani si è attivato per comprendere in che modo si possa raggiungere una soluzione in tempi rapidi.

«In poco tempo - ci ha spiegato Stefani - se ne sono andati due medici da Martignano. L'impressione che abbiamo è che tutti smobilitino, lasciando un centro densamente popolato completamente sguarnito di un servizio essenziale, come quello del medico. A ciò si aggiunge un problema vecchio, ovvero la mancanza di un pediatra».

Al fine di trovare una mediazione, il dottor Mazzola ha avanzato la proposta, su richiesta di Stefani, di mettere a disposizione, a costi di affitto ridotti, uno spazio all'interno del suo ambulatorio di Cognola ad Hussein, permettendo in tal modo al collega di continuare l'attività sul territorio circoscrizionale. 

«Lo spazio ambulatoriale di Martignano - ha infatti specificato Stefani - è di proprietà del Comune, e pare che Hussein abbia deciso di chiudere anche in ragione dei costi di affitto dello spazio.

Capiamo che altre comunità cittadine, dove presumibilmente ha più pazienti, siano più vantaggiose, tuttavia non possiamo dirci d'accordo con la decisione di togliere il servizio sul territorio, considerato anche il rapporto di fiducia creato dal medico con i pazienti della frazione».

L'evoluzione della situazione nei prossimi mesi verrà definita meglio nei prossimi giorni, quando il dottor Hussein chiarirà le ragioni della propria risoluzione e darà una risposta a Stefani in merito alla volontà o meno di esercitare ancora nella circoscrizione cittadina.

Per quanto concerne, invece, la petizione, è stata apposta sulla porta, con l'invito a sottoscrivere un proposito in modo tale da portare poi la documentazione raccolta presso l'amministrazione comunale e impegnarla a garantire la continuità del servizio ambulatoriale nell'abitato. 

Attualmente sono state raccolte circa una cinquantina di firme da parte dei cittadini residenti in collina.

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