Sanzioni più severe per chi fa pipì sui muri

di Franco Gottardi

Saranno state una quindicina nell’ultimo anno le multe date dalla polizia municipale a persone pizzicate in città a fare pipì sui muri di case, palazzi o chiese. Poche rispetto a un fenomeno che sembra tutto sommato ancora abbastanza diffuso. Poche perché non è semplice sorprendere le persone in flagranza, visto che la violazione si consuma nell’arco di pochi secondi, e di solito l’autore, generalmente maschio, cerca la riservatezza, anche se spesso il tasso alcolico fa superare anche questi flebili pudori.

«In passato - spiega Pierangelo Vescovi, responsabile dei servizi esterni della polizia municipale - le sanzioni erano più numerose, un po’ perché la situazione appare migliorata rispetto agli happy hour molto partecipati del passato e un po’ perché in quelle occasioni venivano organizzati servizi mirati. Si interveniva con diversi agenti che nella zona dell’happy hour riscontavano anche 50 violazioni del regolamento in una sera». Ora il fenomeno è ancora presente, ma sembrerebbe localizzato soprattutto in zone circoscritte come la zona tra la chiesa di Santa Maria Maggiore e il palazzo dell’Inps.

Ora il consiglio comunale ha raddoppiato le sanzioni, passate la minima da 27 a 54 euro e la massima da 162 a 324 euro. Un deterrente utile? Stefano Borgognoni, del Comitato per la rinascita di Torre Vanga, ha molti dubbi in proposito. «Io penso francamente che serva a poco - sostiene - perché l’impressione è che certi comportamenti, che ci sono perché io vedo tanti ragazzi che, mi scusi la brutalità, pisciano sui muri della chiesa di Santa Maria, non siano puniti e non abbiano conseguenza. Più che inasprire le pene l’invito è perciò ad applicare quelle esistenti. Perché se nessuno controlla anche un milione di multa diventa inutile».

A proposito di controlli Borgognoni riscontra invece passi avanti positivi, soprattutto dal mese di ottobre, nelle operazioni di contrasto del fenomeno dello spaccio nella zona della Portela e dintorni. «Le forze dell’ordine hanno avviato controlli serrati e a ptappeto - spiega - a testimonianza di una rinnovata volontà di colpire i reati. Stiamo finalmente apprezzando i risultati delle indicazioni del commissario del governo, che ha detto chiaramente che non devono esserci zone franche e ha invitato a vigilare. Certo ora la presenza dei mercatini e l’inverno che avanza aiutano ma siamo convinti che se ci sarà continuità in questi atteggiamenti si potrà affrontare un fenomeno che si è radicato perché sottovalutato in passato».

Vero è che, come riferisce lo stesso Borgognoni, l’altra notte in vicolo Colico si è scatenata una rissa tra nordafricani durante la quale sono stati rovesciati anche un paio di cassonetti e sono stati allertati i carabinieri. Ma è un episodio che si è verificato in un periodo tutto sommato abbastanza tranquillo anche per i residenti, che hanno notato una maggiore vivibilità delle strade e delle piazze dove abitano.

Un’intensificazione dei controlli è attesa anche con l’entrata in servizio dei dodici nuovi agenti di polizia municipale assunti a tempo determinato proprio con il mandato di intensificare i controlli e la prevenzione anti criminalità in quella zona. Il progetto ha durata triennale ed è finanziato dalla Provincia.

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