Rifiuti, i sacchi blu verranno raccolti al mattino E in strada tornano al lavoro gli «spazzini»

di Franco Gottardi

Punta sul miglioramento del decoro urbano e della vivibilità il Piano per la raccolta rifiuti 2016 messo a punto da Dolomiti Ambiente e dal Comune di Trento.

La novità principale che scatterà a partire da gennaio riguarda lo spostamento al turno del mattino di tutte le raccolte dei sacchi azzurri degli imballaggi leggeri, in modo da minimizzare l’impatto estetico limitandola alla sera antecedente il giorno di raccolta il deposito dei sacchi sulle strade.

L’obiettivo è quello di limitare quelle brutte immagini di mucchi di sacchetti che per lunghe ore rimangono accatastati ai lati delle strade e che, specie nei mesi estivi, producono anche percolato e cattivi odori oltre che, a quanto pare, attirare più che altri tipi di rifiuto la molesta presenza di ratti. La riorganizzazione prevede anche che non vi saranno raccolte di imballaggi di lunedì, eccetto per i negozi del centro storico, per evitare esposizioni a partire dal sabato da parte di quegli esercenti che rimangono chiusi il lunedì mattina.

Si è anche provveduto allo spostamento dal mattino al pomeriggio di alcuni giri di raccolta del vetro, per minimizzare l’impatto acustico di tale raccolta, meno fastidiosa se effettuata in orario diurno. Per il 2016 è inoltre previsto l’intervento di revisione del sistema di raccolta nella zona del Monte Bondone, da Candriai fino alle Viote. Verificato con un sondaggio che i residenti di Candriai preferiscono l’attuale sistema a isole ecologiche rispetto al porta a porta in vigore fino a Sopramonte, verrà introdotta la raccolta di imballaggi leggeri e residuo attraverso campane dotate di chiavetta o tessera, per ovviare alla situazione attuale che vede un alto tasso di conferimenti con sacchetti non conformi. I lavori di modifica delle campane e la distribuzione delle chiavette sul Bondone verranno effettuati entro giugno.

Sono le novità principali di un sistema di raccolta che in pochi anni ha portato la città di Trento ai vertici nazionali per raccolta differenziata e abbattimento della produzione pro capite di residuo anche in valori assoluti.

La differenziata ha ormai superato in pianta stabile la soglia dell’80%, un livello che fino a qualche anno fa non era nemmeno ipotizzabile e che ha contribuito notevolmente a far sparire dall’orizzonte delle politiche provinciali l’ipotesi di realizzare un inceneritore a Ischia Podetti. Per l’anno prossimo la previsione è di una produzione di residuo più ingombranti più cimiteriali che per la prima volta scenderà sotto le diecimila tonnellate, a quota 9.600, con una produzione pro capite di 80,2 chili a testa, meno della metà della soglia obiettivo provinciale di 175 chili a testa (132,6 considerando anche le presenze turistiche).

Dal punto di vista finanziario la situazione permette al Comune, con delibera approvata nell’ultima seduta di giunta, di confermare in pieno le tariffe applicate nel 2015 sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche. Identiche saranno anche le quantità di svuotamenti o di conferimento di sacchi gratuite e la progressione tariffaria al superamento della soglia minima.

Previsti per i cittadini versamenti in due rate, a luglio e gennaio. Novità per i circa 900 contribuenti che dovranno versare oltre 500 euro, chiamati a farlo da quest’anno in quattro rate: aprile, luglio, ottobre e gennaio.


 

Il diagramma mostra il costante aumento della raccolta differenziata a Trento negli ultimi dieci anni. Si partiva da una situazione nel 2006 abbondantemente al di sotto del 50% e si è arrivati all’80%, percentuale che viene superata se si tiene conto anche dello spazzamento stradale:

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IL RITORNO IN STRADA DEGLI «SPAZZINI»

L’aumento della raccolta differenziata fa bene anche alla pulizia di strade e piazze di Trento. Da alcuni anni la scomparsa degli spazzini di quartiere aveva portato a un obiettivo peggioramento della situazione e a un aumento delle lamentele da parte della gente per strade e ciclabili sporche trascurate, polvere e ghiaino accumulato sui marciapiedi, una città non proprio tirata a lucido come una volta.

Oggi la situazione sta lentamente migliorando. Da un paio d’anni è successo che la rilevante contrazione dei quantitativi di residuo raccolti ha provocato una situazione di esubero di forza lavoro che è stata dirottata sulla pulizia-strade. Nel corso del 2015 questa riconversione è stata argomento per una tesi di laurea in ingegneria ambientale di uno studente iscritto all’Università di Pavia la cui analisi prospetta interessanti ipotesi di miglioramento del servizio. Per il prossimo anno si prevede un incremento di due unità operative: il personale dedicato alle attività di spazzamento e lavaggio strade sarà pari a 31,5 addetti.

Il contratto di servizio con Dolomiti Ambiente prevede due lavaggi completi della città, con estensione a tutte le strade comunali della zona di fondovalle. Una squadra dedicata ad interventi di ripristino di pulizia e decoro nelle zone marginali è anche tra gli interventi annunciati dal sindaco Andreatta all’inizio del suo mandato.

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