I vigili del fuoco volontari si sono messi in piazza...

di Giuseppe Fin

Si terrà nella città di Trento, nel mese di giugno o luglio del prossimo anno, il raduno provinciale degli allievi dei vigili del fuoco volontari. Il luogo scelto per accogliere oltre un migliaio di giovani sarà quasi sicuramente il Doss Trento. Ad annunciarlo ieri è stato l’assessore comunale Italo Gilmozzi che ha preso parte all’iniziativa che si è svolta in piazza Duomo e che ha visto i tredici corpi dei vigili del fuoco volontari presenti sul territorio comunale di Trento, incontrare la cittadinanza.

Oltre 360 volontari, molto preparati, hanno avuto modo per l’intero pomeriggio di presentarsi ai cittadini anche attraverso l’esecuzione di alcune manovre d’emergenza: l’utilizzo di una pinza idraulica per l’apertura di un’auto incidentata, lo spegnimento di un incendio sviluppatosi sul tetto di una casa e quello nato a un mal funzionamento di una bombola.

Terminate le manovre dimostrative, i cittadini sono stati spettatori dell’ammassamento dei pompieri in via Verdi e della successiva sfilata guidata dal Corpo musicale Città di Trento e da vigili del fuoco in uniforme storica e di servizio. Il corteo, promosso sempre all’interno dei festeggiamenti per Santa Barbara, ha attraverso il centro storico per poi concludersi in via Belenzani. Successivamente si è tenuta la cerimonia ufficiale della giornata a Palazzo Geremia.
«Siamo all’ottava edizione di questa manifestazione - ha spiegato l’assessore Gilmozzi - che ha lo scopo di far vedere alla città questi vigili del fuoco che operano nei nostri sobborghi. Sono una risorsa fondamentale per la nostra città. Ci sono molti allievi che vengono preparati per prestare aiuto e c’è un grande fermento. Sono tra le colonne portanti della nostra Protezione Civile».

Ci sono sempre nuovi giovani che entrano nei nostri corpi

A parlare dell’importanza dei giovani è stato ieri anche il vice - ispettore dei vigili del fuoco volontari, Giordano Parisi. «Ci sono sempre nuovi giovani che entrano nei nostri corpi dislocati nei sobborghi - ha affermato - anche se forse quello che soffriamo di più è rappresentato da un eccessivo turn over. Spesso i vigili volontari riescono a prestare servizio per 4 o 5 anni e poi lasciano il corpo. Questo crea alcune problematiche tra cui il rischio anche di perdere valori come quelli del volontariato».

Detto questo, tra le tematiche più delicate da affrontare nei prossimi anni ci sarà anche quella legata ai finanziamenti. «Anche per la nostra struttura - ha spiegato Parisi - le risorse sono un problema. Cerchiamo di arrangiarci anche se non è semplice. Ci saranno dei tagli forti dal prossimo anno soprattutto per l’acquisto di nuovi mezzi e nuove attrezzature».

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I vigili del fuoco si presentano in piazza

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