Orso, la paura cresce anche nei sobborghi della collina est

La paura legata a possibili incontri con l’orso ora si estende anche ai sobborghi della Sinistra Adige. Se nell’area del Bondone e della Valle dei Laghi ormai da mesi la popolazione convive suo malgrado con i timori frutto purtroppo di gravi epidosi come le aggressioni di Cadine e, prima ancora, di Zambana, oltre che degli incontri nelle zone della Paganella e, negli anni scorsi, nei boschi tra Candriai e malga Brigolina, da qualche settimana non dormono sonni tranquilli neppure i residenti dei paesi dall’altra parte della valle dell’Adige.

Da giorni gli uomini del corpo forestale provinciale sono alle prese con segnalazioni che giungono dalla zona delle Gorghe, sopra Meano, ma anche dai sentieri del Calisio. Uscendo dal territorio del Comune di Trento le segnalazioni sono giunte anche da Albiano, Santa Colomba, Sant’Agnese.

«Ma questa lista è solo parziale - spiega Claudio Groff del Servizio foreste e fauna della Provincia - perché altre segnalazioni sono giunte anche dalla Maranza, Vigolo Vattaro, Carbonare, Piné e tante altre località del Trentino centro-orientale. Ma fino a questo momento tutte si sono rivelate prive di riscontro. Con questo non voglio dire che si possa escludere matematicamente la presenza di orsi in quelle aree, ma che a seguito delle segnalazioni nostri uomini ogni volta si sono portati sul posto per cercare di raccogliere elementi, anche se non vi sono mai stati avvistamenti concreti ma soltanto segnalazioni di ipotetici passaggi di orso. E in nessun caso sono stati evidenziati riscontri. Né tracce organiche, né impronte o altro».

«È da un po’ che circolano voci sulla presenza di orsi qui - ha spiegato da parte sua Gemma Gadotti, titolare dell’albergo Santa Colomba - ma non so da dove arrivino: qua gli orsi nessuno li ha mai visti e a dire il vero queste chiacchiere sono pericolose, perché già la gente non va più dove l’orso lo hanno visto e se non frequenta più le zone dove se ne è anche solo sentito parlare, non so come possa andare a finire».

Il Servizio foreste e fauna, sul proprio sito, nel ribadire che «nella parte orientale della provincia invece l’orso non è presente, salvo rarissimi esemplari, non stabili e per lo più in transito. Nessuna delle voci al riguardo che si sono rincorse in questi giorni è stata sinora suffragata dal benché minimo riscontro», invita comunque a segnalare eventuali tracce od avvistamenti, da qualsiasi parte del Trentino, al 3357705966. Segno quantomeno che, anche di fronte ad un’oggettiva impossibilità di trovare conferma (per fortuna, sarebbe il caso di dire) alle voci che sempre più si rincorrono, la forestale è sempre pronta a verificare anche ogni minima indicazione, per venire incontro a quelli che sono le preoccupazioni della popolazione.

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