Bonifica della discarica di Sardagna, interrogazione del M5S

Un'interrogazione sulla bonifica della discarica di Sardagna è stata depositata dal consigliere provinciale trentino del Movimento 5 stelle Filippo Degasperi. Lo scopo, come spiega in una nota, è "fare chiarezza sulla condotta della Provincia e del Comune di Trento alla luce della sentenza della Corte costituzionale, per conoscere modalità e tempi del piano di bonifica e per suggerire, oltre alla gara d'appalto pubblica, un progetto internazionale allo scopo di raccogliere il maggior numero di soluzioni per la bonifica". Il riferimento alla sentenza della Corte costituzionale è a una sentenza del 3 dicembre 2014, numero 269, che "ha dichiarato illegittimo l'articolo 86 ter (Regolarizzazione dello smaltimento di rifiuti) che ha permesso di sanare la discarica di Sardagna per mezzo della determinazione n. 22/28 del 29 agosto 2012" riferisce il consigliere. "Pertanto - aggaiunge Degasperi - ha sancito la nullità degli effetti degli atti collegati a quell'art. 86 ter, segnando il percorso verso la bonifica della discarica di Sardagna. La Provincia e il Comune di Trento - sostiene il consigliere - sembrano non saperne nulla. Tuttavia, a livello formale, la Pat ha immediatamente aggiornato il Testo Unico Provinciale in materia di tutela dell'ambiente dagli inquinamenti, stralciando l'articolo 86 ter". "Di fronte al pubblico intervenuto nel dibattito di lunedì 19 a Sardagna invece i funzionari della Provincia e del Comune di Trento - conclude - non hanno fatto il minimo cenno alla sentenza della Corte Costituzionale e al percorso che i due enti dovranno intraprendere per provvedere alla bonifica. Anzi, sembra che abbiano parlato dell'unica opzione possibile, a loro detta, della riapertura della discarica e del progetto di copertura affidato direttamente a una società, saltando la procedura di gara pubblica d'appalto a causa dell'urgenza".

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