Sardagna, centro congressi abbandonato al degrado

Abbandonato e decadente. Ed anche allagato. Il centro congressi Panorama di Sardagna è lasciato al degrado del tempo e delle intemperie. Le abbondanti piogge dell'ultima settimana hanno provocato allagamenti e ristagni d'acqua non solo sulla grande terrazza che si affaccia su Trento, ma anche negli ormai inutilizzati locali interni. È bene ricordare che la struttura di proprietà provinciale è stata sede della Trentino Shool of Management fino alla fine del 2012.

[[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"132376","attributes":{"alt":"","class":"media-image"}}]]  

Da allora è rimasta totalmente inutilizzata. E, nonostante l'ultima ristrutturazione dello stabile risalga a poco più di dieci anni fa, l'edificio si presenta in stato di decadimento ed in preda all'incuria.
Non serve la pioggia per constatare lo stato di degrado: le piastre in pietra che rivestono l'intero edificio si stanno distaccando dalle pareti esterne. E l'effetto dell'acqua battente non è un grande aiuto per la stabilità di queste ultime.
Tuttavia, la principale problematica che si può riscontrare è la presenza «incontenibile» di acqua. Basta percorrere la scalinata che conduce alla terrazza panoramica su Trento per comprendere la situazione: il rumore dei nostri passi è amplificato poiché avviene all'interno di pozzanghere d'acqua. E non di molte pozzanghere ma di un'unica distesa d'acqua che va a ricoprire la terrazza per uno spessore di qualche centimetro.


Non finisce qui. Il ristagno ha provocato infiltrazioni all'interno degli spazi chiusi: i locali adiacenti alla balconata sono «invasi» da pozzanghere. Il fatto che l'acqua sia penetrata proprio dalla terrazza, tuttavia, è solamente una supposizione. Questa «presenza» potrebbe anche attribuita ad infiltrazioni dall'alto: le stanze in cui c'è acqua, infatti, non hanno un piano superiore a «proteggerle» ma solamente un tetto piano. Vista la mancanza di una copertura spiovente, si può intuire come la scarsa manutenzione possa provocare facili allagamenti.


Tanto più che, avvicinandosi dal lato opposto (ove si trovano i quadri elettrici), si nota una sorta di «cascata» che scende dal tetto piano verso il basso, cadendo rovinosamente sulle scale sottostanti. E chi non avesse «buon occhio» può sempre sfruttare l'udito: il fragore dell'acqua è inconfondibile. Anche qui, in sostanza, accumuli d'acqua sulle scale e nell'interrato. Che, certo, sono all'aperto. Ma ospitano locali tecnici per cui sarebbe sconsigliata l'abbondanza di acqua.
All'interno dell'edificio si individuano anche calcinacci caduti a terra. E davanti alla porta d'ingresso una serie di lattine di birra (vuote) messe in fila.


Più volte la circoscrizione ha fatto delle proposte (pizzeria, ristorante, gelateria) per dare nuova vita all'ex centro congressi. Anche il consigliere Claudio Cia (Civica Trentina) si era occupato della questione ipotizzando che i visitatori dei musei cittadini potessero salire gratuitamente in funivia in caso di rivalutazione del Panorama. Precedentemente il giovane musicista di Sardagna Giacomo Gardumi aveva suggerito l'apertura di un esercizio pubblico. Mentre l'organizzatore di eventi Matteo Molinari aveva proposto di trasferire lì la movida cittadina.

comments powered by Disqus