Pattuglie notturne da settembre

Da settembre le pattuglie dei vigili urbani anche di notte. Questa la prima risposta del Comune al riemergere del problema sicurezza in centro città. Il caso dell'uomo pestato e rapinato all'alba di domenica mattina nella zona di piazza Dante è solo l'ultimo episodio di microcriminalità «che fa notizia». E la Provincia mette sul piatto un tesoretto di 500mila euro per la sicurezza

piazza dante sicurezza criminalità vigiliDa settembre le pattuglie dei vigili urbani anche di notte. Questa la prima risposta del Comune al riemergere del problema sicurezza in centro città. Il caso dell'uomo pestato e rapinato all'alba di domenica mattina nella zona di piazza Dante è solo l'ultimo episodio di microcriminalità «che fa notizia» tanto da far dire al segretario provinciale della Lega nord Maurizio Fugatti che «ormai Trento è in mano alla delinquenza più comune». «La sicurezza nel centro della città e nelle periferie è uno degli aspetti più importanti per chi vive e lavora a Trento. C'è una soggezione culturale da parte del Pd, dell'Upt e del Patt verso il problema della sicurezza per cui tendono continuamente a sottovalutare il problema mentre nella città impazza lo spaccio di droga e la violenza. Il sindaco convochi subito il Comitato per l'ordine pubblico e dia chiare disposizioni invece di continuare a negare il problema come fa in Consiglio comunale dove dichiara che "la sicurezza non è un problema per Trento"».
Ora l'arrivo delle pattuglie notturne che dovrebbero garantire - in collaborazione con polizia e carabinieri - maggior controllo del territorio.
«Devo ancora concludere qualche passaggio con i rappresentanti sindacali - spiega il sindaco Alessandro Andreatta - ma posso assicurare che entro settembre potenzieremo il controllo del territorio nelle ore notturne».
Il progetto sperimentale durerà un anno («così avremo tempo di capire cosa e dove migliorare») prevede l'introduzione per i sei mesi invernali di due pattuglie formate ognuna da due agenti della polizia municipale più un ispettore che per due notti in settimana saranno in servizio fino alle 3 di notte. Nei mesi estivi, quando c'è più gente in giro anche a tarda notte, i giorni di «ronda» saranno tre.
Un intervento che - sono tutti concordi - non potrà essere definitivo ed esaustivo ma che, nelle intenzioni della giunta, dovrebbe far capire che l'attenzione della giunta sul tema della sicurezza è sempre alta.
«È un argomento su cui rifletto praticamente ogni giorno - assicura il sindaco -. Parlo con i cittadini, ricevo segnalazioni e puntualmente le giro al  comandante Giacomoni e al questore Iacobone, specialmente quando si tratta di questioni di droga, prostituzione e microcriminalità. In passato ho chiesto ed ottenuto di aumentare i contingenti di polizia e carabinieri in certe occasioni e credo che i risultati si siano visti».
Ora il sindaco tornerà alla carica con la Provincia per ottenere due o tre agenti di polizia locale da aggiungere all'organico. «Non possiamo fare assunzioni - spiega - ma credo che con il meccanismo del comando da altri corpi locali potremmo riuscire nell'intento».
Nell'ottica di far sentire maggiormente la presenza dei vigili in città per il controllo e la deterrenza dei piccoli reati il sindaco ha in mente anche una revisione generale delle competenze della polizia locale. Dopo il protocollo d'intesa con i vigili del fuoco volontari per il controllo strade durante le manifestazioni sportive, che farà risparmiare diverse centinaia di ore - lavoro ai vigili, si pensa all'introduzione di volontari del soccorso sulle piste del Bondone per poter diminuire il monte ore dei vigili sciatori e la collaborazione con le associazioni micologiche per sgravare in parte il compito dei vigili addetti al controllo dei funghi.

 

I COSTI PER LA PROVINCIA

 

Al potenziamento del servizio di vigilanza notturna la Provincia sta lavorando da tempo. Gli ostacoli principali sono due: quello dei costi (le ore di presenza in strada degli agenti devono essere pagate) e di tipo sindacale. Sul secondo versante i nodi non sono ancora sciolti e l'assessore alla coesione territoriale Carlo Daldoss ha fatto sapere che, soprattutto in coordinamento con il Comune di Trento, si sta lavorando per arrivare ad una soluzione.
Intanto la giunta guidata dall'autonomista Ugo Rossi pare avere risolto il primo problema, quello economico. Stando alle previsioni il tesoretto extra per garantire il servzio extra deve essere di 500mila euro: soldi che si sommano a quelli del fondo provinciale dedicato (8,5 milioni di euro). L'esecutivo ha approvato i criteri e le modalità con cui verranno ripartite le risorse finanziarie previste dal fondo «specifici servizi comunali». Le risorse finanziarie che verranno assegnate sulla nuova quota saranno destinate alla copertura degli oneri relativi alle ore di vigilanza notturna aggiuntive rispetto a quelle effettuate nel corso del 2013, detratti i compensi e le indennità previste dagli accordi contrattuali 2005 e 2008, già riconosciuti sulla quota oneri contrattuali del fondo specifici servizi comunali.
Con la delibera in materia di vigilanza notturna si dà attuazione a quanto stabilito nel Protocollo d'intesa in materia di finanza locale per il 2014, sottoscritto dalla Provincia e dal Consiglio delle autonomie locali. Il Protocollo ha infatti previsto la possibilità di utilizzare le eccedenze delle risorse che annualmente vengono messe disposizione sulla quota oneri contrattuali del personale di polizia locale, per la copertura dei costi di realizzazione di interventi integrativi di controllo del territorio, definiti d'intesa con il Consiglio delle autonomie locali. La proposta dei nuovi criteri dovrà essere poi essere discussa e si dovrà arrivare ad una condivisione con il Consiglio delle autonomie locali».

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