Lega Nord all'Itea: case prima ai trentini

«Ci sono famiglie trentine - attacca Maurizio Fugatti (Lega) - che attendono da anni di vedersi assegnato l'appartamento Itea e che vengono continuamente rimandate nella lista di attesa, mentre chi arriva profugo o migrante che sia trova subito casa»

LEGA_NORD__7278046.jpgTRENTO - Una quindicina di profughi di nazionalità nigeriana ospitati in alloggi pubblici dell'Istituto trentino di edilizia abitativa (Itea): due siti a Rovereto e uno a Trento. Ad affermarlo è il segretario provinciale della Lega nord, Maurizio Fugatti, che insieme al consigliere provinciale Claudio Civettini e al consigliere comunale Vittorio Bridi, ha organizzato nel pomeriggio un incontro con la stampa a riguardo, proprio davanti a uno degli alloggi Itea in questione, a Trento.

 

"Ci sono famiglie trentine - ha argomentato Fugatti - che attendono da anni di vedersi assegnato l'appartamento Itea e che vengono continuamente rimandate nella lista di attesa, mentre chi arriva profugo o migrante che sia trova subito casa". L'indagine del Carroccio su quale siano effettivamente gli alloggi pubblici destinati ad alcuni migranti inviati dal ministero dell'Interno prende le mosse dalla risposta a un'interrogazione della Lega nel merito fornita dall'assessore competente, Donata Borgonovo Re, il 21 luglio scorso. Borgonovo Re affermava fossero tre i nuclei familiari di nazionalità nigeriana ospitati in alcuni alloggi pubblici dell'Itea, ha riferito la Lega.

 

"L'assessore non ha specificato dove si trovassero gli alloggi - ha detto oggi Fugatti - pertanto abbiamo voluto fare una ricerca e abbiamo prove per affermare che oggi sono tre le case Itea, gestite dal Cinformi in cui alloggiano i profughi". "Noi continueremo a fare la nostra azione - ha aggiunto Civettini - per far sì che i trentini vengano prima di tutti e per capire la differenza tra 'profugò e 'clandestinò: se profughi sono, non sono le case Itea il loro destino"

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