È Silvano Grisenti il consigliere più assente

È stato pubblicato sul nuovo sito del consiglio provinciale di Trento l'indice di presenza dei consiglieri alle votazioni in aula dall'inizio della legislatura, dunque dal novembre scorso. Il record di assenze spetta ai membri della giunta e in particolare al presidente della Provincia,  Ugo Rossi  che ha partecipato solo al  41,9%  delle votazioni (44 su 105), seguito dal vicepresidente  Alessandro Olivi  che c'era in 65 votazioni su 106 pari al  61,9% , nonostante abbia persino la delega per i rapporti con il Consiglio I tuoi commenti

consiglio provincialeTRENTO - È stato pubblicato sul nuovo sito del consiglio provinciale di Trento l'indice di presenza dei consiglieri alle votazioni in aula dall'inizio della legislatura, dunque dal novembre scorso. Il record di assenze spetta ai membri della giunta e in particolare al presidente della Provincia,  Ugo Rossi  che ha partecipato solo al  41,9%  delle votazioni (44 su 105), seguito dal vicepresidente  Alessandro Olivi  che c'era in 65 votazioni su 106 pari al  61,9% , nonostante abbia persino la delega per i rapporti con il Consiglio. Per contro c'è anche chi come l'assessore ai lavori pubblici  Mauro Gilmozzi  è stato presentissimo con il  91,4% , mancando solo a 9 votazioni (tutte assenze giustificate), molto di più rispetto al suo collega di partito l'assessore alla cultura,  Tiziano Mellarini , che ha raggiunto appena il  70,5% .
 
Ma se per il governatore e gli assessori si può comprendere che ci siano ragioni istituzionali concomitanti tali da spiegare un'assenza in più, spesso appunto giustificate, meno comprensibili sono le assenze dei consiglieri provinciali per i quali in teoria il voto in Consiglio dovrebbe essere la principale attività che sono chiamati a fare.
 
Eppure ci sono consiglieri provinciali come  Silvano Grisenti  (Progetto Trentino) o  Nerio Giovanazzi  (Amministrare il Trentino) che non hanno brillato per la loro partecipazione ai lavori d'aula. Grisenti è stato il più assente tra i consiglieri «semplici» perdendosi 30 votazioni, pur con giustificazione, su 105. Il suo indice di voto è stato del  71,4% . Solo un pochino meglio ha fatto Giovanazzi con il  73,3%  ovvero 28 assenze di cui 27 giustificate.
 
Per contro ci sono consiglieri diligentissimi che non hanno perso neppure una votazione. Questi sono  Chiara Avanzo , con un bel  100%  tondo di votazioni e come lei il collega di gruppo del Patt,  Walter Kaswalder , poi  Pietro De Gondenz  (Upt),  Filippo Degasperi  (M5S),  Walter Viola  (Progetto Trentino), e infine il vicepresidente del Consiglio,  Diego Mosna  (gruppo misto), che non ha perso un colpo nonostante i suoi numerosi impegni di presidente di un importante gruppo industriale. 
 
Molto presenti - con solo una o due assenze - sono stati anche il capogruppo del Patt,  Lorenzo Baratter , poi  Gianpiero Passamani  e  Mario Tonina  (Upt),  Gianfranco Zanon  (Progetto Trentino),  Violetta Plotegher, Mattia Civico  e  Lucia Maestri  del Pd e  Graziano Lozzer  (Patt). Poi si scende a tre con  Manuela Bottamedi   (M5S) e  Rodolfo Borga  (Civica),
 
Gli altri consiglieri e soprattutto gli assessori hanno registrato tutti assenze superiori.
Anche il presidente del consiglio provinciale,  Bruno Dorigatti  non è stato sempre presente al momento delle votazioni e infatti il suo indice è l' 81,9%  a causa di 19 assenze durante il voto tutte giustificate. Così il presidente del consiglio regionale  Diego Moltrer  è mancato a 15 votazioni. Il suo indice di presenza si è fermato all' 85,7% .
 
L'indice di presenza è calcolato tenendo conto sia delle registrazioni delle votazioni effettuate con procedimento elettronico o per chiamata che la risposta all'appello all'inizio di seduta.
Le assenza non giustificate sono punite con una decurtazione dalla diaria.

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