Vitalizi, gli ex consiglieri stanno preparando la battaglia

Gli ex consiglieri provinciali si ribellano ai tagli dei loro vitalizi e ai risparmi sugli anticipi d'oro. Il direttivo dell'associazione che riunisce i politici del passato ha infatti confermato la linea dura: no alla riforma. Verrà quindi presentato ricorso contro la legge che il Consiglio regionale dovrebbe approvare entro l'estate: in particolare gli «ex» sono contrari al dimezzamento del vitalizio per coloro che non vorranno restituire la quota in eccesso sugli anticipi. In attesa della battaglia finale, hanno ingaggiato un super consulenteI vostri commenti

di Angelo Conte

 
TRENTO - Gli ex consiglieri vanno alla guerra sulla proposta di legge di riforma dei vitalizi. Ieri, nel direttivo convocato per fare il punto sul testo approvato da gran parte dei capigruppo regionali, è stata analizzata la riforma. Che, secondo le stime di Franz Pahl, ha già fatto risparmiare decine e decine di milioni di euro alle casse pubbliche.
 
Ma non basta: guardando alla situazione pre-riforma 2012, quella oggi considerata scandalosa dai trentini e sudtirolesi e dalla stessa maggioranza in Regione, gli ex hanno calcolato che le casse pubbliche hanno risparmiato 55 milioni di euro sotto forma di risorse assegnate al welfare regionale. Non solo, secondo i calcoli degli ex, se prima servivano 340 milioni di euro della Regione per pagare i vitalizi, oggi si arriva a 175 milioni. E in cassa, spiegano gli ex, ci sono 200 milioni di euro, quindi, cadrebbe su queste basi il principio di rischio finanziario, uno dei quali su cui si fonda la nuova riforma dei vitalizi proposta dalla Regione.
 
Sul fronte dei ricorsi, poi, la posizione dell'associazione si conferma dura verso la legge. 
 
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