Vitalizi, «sì a legge entro giugno-luglio»

«Approveremo la riforma entro giugno-luglio, due o tre mesi sono i tempi tecnici, lo abbiamo detto e lo faremo».  Arno Kompatscher , presidente della Provincia di Bolzano e vicepresidente della Regione, con il collega trentino Ugo Rossi, ha elaborato la proposta di riforma dei vitalizi, con tagli retroattivi fino al 60%, tra la parte attualizzata e anticipata (-40%) e l'assegno mensile (-20%), e l'eliminazione di ogni residua forma di trattamento pensionistico anche per i nuovi consiglieri regionaliI vostri commenti

di Luisa Maria Patruno

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TRENTO - «Approveremo la riforma entro giugno-luglio, due o tre mesi sono i tempi tecnici, lo abbiamo detto e lo faremo».  Arno Kompatscher , presidente della Provincia di Bolzano e vicepresidente della Regione, con il collega trentino Ugo Rossi, ha elaborato la proposta di riforma dei vitalizi, con tagli retroattivi fino al 60%, tra la parte attualizzata e anticipata (-40%) e l'assegno mensile (-20%), e l'eliminazione di ogni residua forma di trattamento pensionistico anche per i nuovi consiglieri regionali.


Il governatore Rossi giovedì pomeriggio ha incontrato i capigruppo della maggioranza trentina - Pd, Upt e Patt, non Beppe Detomas della Ual che però era già al corrente in quanto assessore regionale - per presentare il parere dei consulenti giuridici Luca Nogler e Giandomenico Falcon e dell'attuario Giampaolo Crenca sulla base dei quali sono stati calcolati i tagli da attuare con la nuova legge, e cercare di ottenere il consenso delle forze di maggioranza su questa impostazione, cosa che è avvenuta, in vista dell'incontro con tutti i capigruppo - anche di minoranza - previsto per mercoledì 23 aprile.


Kompatscher, invece, non ha avuto tempo e modo di confrontarsi con il capogruppo Svp,  Dieter Steger , né con i colleghi del Pd altoatesino, le uniche due forze politiche che compongono la maggioranza sudtirolese, ma conferma: «Ho consegnato la documentazione su cui si basa la nostra proposta di riforma, ci sono tutti gli elementi per valutare e penso che il gruppo Svp potrà farsi una posizione unitaria. Vorrei sdrammatizzare il momento. Ne parleremo tutti insieme il 23». Ieri, però, già circolava la voce di un possibile rinvio della riunione del 23 al 30 aprile. Tra Pasqua e il ponte del 25 aprile molti consiglieri regionali avrebbero fatto sapere al presidente del consiglio Diego Moltrer che avrebbero gradito un rinvio oltre al problema della disponibilità degli esperti.


Nel gruppo della Svp, il più consistente a livello regionale, non mancano le resistenze, anche se fino ad ora non sono state manifestate apertamente, soprattutto da parte dei consiglieri con più anni di legislatura alle spalle, che non avrebbero gradito un intervento ritenuto così draconiano sui vitalizi sia perché sono interessati direttamente sia perché sono più sensibili alle pressioni degli ex consiglieri regionali, compreso l'ex Landeshauptmann, Luis Durnwalder, che non ne vuole sapere di vedersi decurtati i benefici della sua lunga carriera alla guida della Provincia e - nell'ombra - starebbe facendo sentire le sue richieste.


Veronika Stirner Brantch, che fa parte dell'ufficio di presidenza regionale, in entrambe le riunioni dei capigruppo che si sono tenute sulla questione ha espresso critiche nei confronti dei due presidenti Kompatscher e Rossi, che hanno deciso di prendere in mano loro la situazione proponendo una soluzione prima che si impantani tutto. Anche il vicepresidente dell'ufficio regionale Thomas Widmann (Svp), che già ha il dente avvelenato con Kompatscher per essere stato escluso dalla giunta provinciale di Bolzano, invita ad approfondire con calma la questione, con richieste di approfondimenti che hanno un vago sapore di ostruzionismo.


È ovvio che di fronte a queste tensioni interne alla Svp le forze di minoranza soprattutto sudtirolesi colgono la palla al balzo per mettersi di traverso. Il consigliere di Alto Adige nel cuore,  Alessandro Urzì  ha già detto che: «C'è tutta la legislatura per approvare una legge». Decisi invece a intervenire sono i Verdi che avrebbero preferito un azzeramento della norma sull'attualizzazione, ma sono pronti a partire dalla proposta della giunta.

 

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