«Varata la riforma, restituirò i soldi»

Il senatore Franco Panizza non si scompone quando gli viene fatto notare che lui, assieme a un nutrito gruppo di ex consiglieri regionali autonomisti, non ha degnato di risposta il parlamentino del Patt che ha inviato una lettera con cui in sostanza ha chiesto di restituire gli anticipi dei vitalizi e del Fondo FamilyI vostri commenti

di Stefano Piffer

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TRENTO - Il senatore Franco Panizza non si scompone quando gli viene fatto notare che lui, assieme a un nutrito gruppo di ex consiglieri regionali autonomisti, non ha degnato di risposta il parlamentino del Patt che ha inviato una lettera con cui in sostanza ha chiesto di restituire gli anticipi dei vitalizi e del Fondo Family.
«La raccomandata è stata spedita a chi non fa più parte del Consiglio del partito - ha commentato a Radio Dolomiti - Da loro ci si sarebbe aspettati una risposta, non certamente da me, visto che il mio pensiero è scontato».
Ossia? Qual'è il suo pensiero? 
«Ho già risposto in occasione del consiglio del partito. Sono stato io a tirare fuori nel mio intervento la questione dei vitalizi e a sottolineare come il partito stava già sottolineando una riforma del sistema. Il sottoscritto non ha mai messo in difficoltà il partito e men che meno lo farà in questa occasione. Ho confermato già allora la disponibilità a restituire tutti i soldi, non appena verrà varata la riforma voluta dal consiglio regionale. L'ho detto e ribadito più volte. Non ero certo io quello da cui ci si doveva attendere risposta».
E allora cosa ne pensa dei suoi colleghi che ora come ora hanno scelto la via del silenzio?
«Posso solo dire che ognuno risponde alla propria coscienza. Penso che tutti stiano aspettando la riforma, poi mi auguro, ma sono sicuro, che tutti si adegueranno. Ritengo che la riforma non debba essere data in mano a iniziative personali, serve una legge».
Altri esponenti politici hanno già preannunciato ricorsi.
«Anche in questo caso, dico che ognuno risponde alle propria coscienza. Io di sicuro non farò ricorso, gli altri agiranno come meglio credono. Mi rendo comunque conto che stiamo parlando di politici del passato e quindi molti non capiscono bene il clima difficile del momento».
Quanto è importante, per la politica in genere, varare la legge in tempi brevi?
«In questo momento è fondamentale, poiché la classe politica deve essere la prima a dare un esempio. Spero comunque che i cittadini sappiano valutare chi opera nell'interesse della comunità e magari mette da parte o addirittura perde il suo lavoro e coloro che invece lavorano senza impegno. Bisogna avere chiaramente in testa questa differenza, altrimenti in politica si butteranno solamente disoccupati o chi non ha nulla da perdere».  

 

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