Rifiuti, sconto per chi leva le slot

Il Comune di Trento intensifica la lotta contro il gioco d'azzardo attraverso i rifiuti. Preso atto che i regolamenti anti slot-machine sono stati più volte stoppati dalla giustizia amministrativa, il Comune ha compreso che la leva migliore rimane quella fiscale. E stavolta non per prendere. L'idea della giunta, infatti, è quella di applicare uno sconto consistente sulla tariffa dei rifiuti a quegli esercenti che toglieranno i videopoker dal proprio locale. La quantificazione non è stata ancora fissata, ma la giunta ipotizza il taglio del 50% della quota fissa

slotTRENTO - Più di tanti regolamenti, che rischiano di venire stoppati e giudicati illegittimi dai vari gradi della giustizia amministrativa, per contrastare la diffusione del gioco d'azzardo la leva migliore è quella fiscale. Ne è convinta la giunta comunale che ieri, nel licenziare il nuovo regolamento per la disciplina dell'imposta unica comunale (composta da Tasi e Tari) propone di istituire un'agevolazione sulla tariffa dei rifiuti ai locali pubblici che decideranno di dismettere le slot machine.


«L'idea - conferma l'assessore alle attività economiche Fabiano Condini - è di proporre uno sconto sulla tariffa dei rifiuti (la cosiddetta Tari, ndr) per chi toglierà le "macchinette" dal proprio loocale». Il  quantum  lo deciderà il Consiglio comunale, che sarà chiamato entro fine aprile all'approvazione del regolamento, ma la giunta pensa ad'un'agevolazione robusta: «Almeno il 50 per cento della quota fissa» spiega l'assessore. «La Tari era l'unico strumento concreto che avevamo per incidere sulle scelte dei gestori, visto che la Tasi (l'imposta sui servizi) viene pagata dai proprietari dei locali».


A livello generale, i cittadini di Trento non sanno ancora se per i rifiuti pagheranno più o meno dell'anno scorso. «Non possiamo stabilire le tariffe - spiega Condini - perché Trenta deve ancora mostrarci il suo piano finanziario relativo al 2014». Ricordiamo infatti che una legge dello Stato prevede che i cittadini con la tariffa paghino il 100 per cento del costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Lo sconto ai «baristi anti slot» è sostanzialmente l'unica novità del piano tariffario 2014 che riguarda le proprietà immobiliari.

 

Per il resto, infatti, il Comune si adeguerà alla bozza di regolamento contrattato dalla Provincia  e dal Consiglio dellle Autonomi nel protocollo di finanza locale per l'anno in corso. In sostanza, per l'abitazione principale si pagherà l'aliquota dell'1 per mille calcolata sulla rendita dell'immobile rivalutata. Un abbattimento fiscale notevole rispetto all'Imu che fino al 2012 era calcolata al 4 per mille, ma che, a sorpresa, non premierà le famiglie numerose. Se, infatti, con l'Imu allo «sconto» generale di 200 euro si aggiungeva la detrazione di 50 euro per ogni figlio (fino a 2), la Tasi prevede un'aliquota più bassa e una detrazione forfettaria di 50 euro. Lo Stato, insomma, non premierà più chi ha più figli. Di fatto, dunque,  a risparmiare di più saranno le famiglie senza figli e i proprietari di case e appartamenti più grandi.

 

Per quanto riguarda le seconde case, invece, sarà in vigore l'aliquota Tasi dell'1,5 per mille, cui andrà aggiunta (come nel 2013) l'Imu, calcolata sul 7,83 per mille della rendita catastale. In pratica si pagherà l'1,5 per mille in più. A meno che l'alloggio non sia affittato, allorché il proprietario pagherà l'Imu piena (7,83%) e una Tasi ridotta allo 0,9 per mille. Gli inquilini, per scelta della Provincia e dei Comuni, non pagheranno la quota restante (0,6 per mille), che sarà dunque spalmata sulla fiscalità generale.

 

Non pagheranno neanche i fabbricati delle attività economiche, ad esclusione di quelli rurali e di quelli utilizzati per l'esercizio dell'attività bancaria, assicurativa e professionale. Saranno esentati anche gli immobili di proprietà pubblica e dell'Itea.

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