Pd contro i vitalizi: «Basta con diritti acquisiti»

Avanzata dal Pd trentino una proposta di riforma del sistema dei vitalizi dei consiglieri regionali. Tre i punti contenuti nel documento diffuso dal capogruppo Pd in Consiglio provinciale Mattia Civico. Prima di tutto la "fine del vitalizio per chi ha maturato questo privilegio prima della 14/a legislatura, il superamento del concetto di "diritto acquisito" e l'affermazione del principio che è equa una pensione frutto di quanto effettivamente versato (chi vorrà opporsi si prenderà la responsabilità individuale di fare ricorso)" I vostri messaggi 

euroTRENTO - Avanzata dal Pd trentino una proposta di riforma del sistema dei vitalizi dei consiglieri regionali. Tre i punti contenuti nel documento diffuso dal capogruppo Pd in Consiglio provinciale Mattia Civico. Prima di tutto la "fine del vitalizio per chi ha maturato questo privilegio prima della 14/a legislatura, il superamento del concetto di "diritto acquisito" e l'affermazione del principio che è equa una pensione frutto di quanto effettivamente versato (chi vorrà opporsi si prenderà la responsabilità individuale di fare ricorso)".

 

Il Pd propone poi il congelamento delle quote del Fondo Family non ancora liquidate (31.665.000 euro) e la destinazione di queste risorse a favore delle emergenze sociali e infine la revisione del sistema pensionistico contributivo per i consiglieri in carica, "al fine di contenere gli effetti che le somme versate produrranno in termini di pensione".

 

"Vogliamo porre rimedio subito alle storture del passato, recente e remoto: dobbiamo e vogliamo farlo, per dignità ed orgoglio personale ed istituzionale, per dimostrare ai cittadini e a noi stessi 'che il denaro non avrà la meglio su di noi, sui nostri idealì", afferma Civico. 

 

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