Trentino, in forte crescita ortodossi e musulmani

Portate da lavoratori immigrati oppure da persone trasferitesi sul nostro territorio di recente, cresciute negli anni o nate da piccoli gruppi di ricerca spirituale, le nuove religioni si affermano anche in Trentino, terra in cui il cattolicesimo è da sempre radicato e rappresentava, fino a qualche decina di anni fa, il credo della quasi totalità della popolazione

di Lorenzo Basso

Portate da lavoratori immigrati oppure da persone trasferitesi sul nostro territorio di recente, cresciute negli anni o nate da piccoli gruppi di ricerca spirituale, le nuove religioni si affermano anche in Trentino, terra in cui il cattolicesimo è da sempre radicato e rappresentava, fino a qualche decina di anni fa, il credo della quasi totalità della popolazione.
Assieme al radicamento di nuove fedi, oggi è possibile assistere ad un consolidamento delle comunità formate dagli extracomunitari, in particolare provenienti dall'Est Europa e dal Nord Africa, che portano con loro le tradizioni e la cultura dei Paesi d'origine. Secondo i dati forniti dall'Ufficio per l'ecumenismo ed il dialogo interreligioso dell'Arcidiocesi di Trento, sarebbero in tutto sei le confessioni presenti in maniera strutturata sul nostro territorio. Tra queste, la metà raccoglie più di 10mila credenti, mentre le rimanenti sono professate da piccoli gruppi.
Oltre a cristianesimo, islamismo ed ebraismo, che, dopo anni di confronto non sempre pacifico, possono ora contare su una buona integrazione nel tessuto sociale, avanzano infatti fedi come il buddhismo, l'induismo ed il bahà'ì. Al contempo, aumenta il numero di fedeli tra le Chiese cristiane ortodosse, che, pur dividendosi in diverse comunità (quella russa supera di gran lunga le altre per affiliati), si riuniscono in un alveo comune.
Per diffusione e presenza capillare sul nostro territorio, la religione cattolica è quella che raccogliere ancora il maggior numero di credenti. Malgrado i fedeli siano in effetti in progressiva diminuzione, soprattutto tra le giovani generazioni, quasi tutte le persone con un'età superiore ai 60 anni possono dirsi cattoliche. Per quanto riguarda, invece, la popolazione adulta e quella giovanile, l'atteggiamento nei confronti della confessione dei padri è complesso.
Stando a quanto rilevato da una ricerca effettuata dall'Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa (Iprase), e risalente a qualche anno fa, la maggior parte dei cittadini trentini prova disinteresse per quelle che sono le pratiche e le dottrine della religione cattolica, anche se non mancano eccezioni e ritorni alla fede in età matura.
All'interno del mondo cattolico, poi, rientrano anche i pochi appartenenti alla Chiesa bizantina che, pur riconoscendo il primato papale, conservano discipline e liturgie proprie.
La seconda comunità per numero presente in Trentino è rappresentata dagli ortodossi che, complessivamente, raggiungono i 25mila credenti. La collettività dei fedeli è formata principalmente da lavoratori e lavoratrici provenienti dall'Est Europa o dalla sponda orientale del Mediterraneo, che però non sempre seguono le stesse prassi di preghiera, con credenti provenienti da diversi patriarcati.
Tra i cristiani, inoltre, emergono anche piccole comunità di valdesi ed evangelici, concentrate principalmente a Trento e Rovereto, mentre i testimoni di Geova contano una quarantina di comunità sparse in diversi comuni trentini. Sono presenti, in numero ridotto, anche i luterani, la cui chiesa di riferimento è ad ogni modo quella altoatesina.
Vi sono poi i musulmani, la cui presenza è relativamente recente - non vi sono tracce di comunità antecedenti agli anni Novanta - ma considerevole. Le ultime stime, infatti, parlano di circa 13mila fedeli distribuiti su tutto il territorio provinciale, con aggregazioni nei maggiori centri urbani del Trentino: dal capoluogo a Rovereto, da Pergine a Cles. La fede islamica raccoglie anche tanti giovani cittadini italiani, i cosiddetti immigrati di seconda e terza generazione.
Ecco poi il buddhismo - che conta due templi in provincia, uno a Bosentino ed uno ad Arco (rispettivamente i centri Vajrapani e Kushi Ling) - e l'induismo, presente con il Centro di studi Bhaktivedanta. Infine, ci sono alcune famiglie di fedeli bahà'ì, la religione nata in Persia nel diciannovesimo secolo e caratterizzata da un'interpretazione relativa e progressiva della rivelazione, e pochi esponenti del mondo ebraico, appartenenti però alla comunità di Merano.

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