«Trasferta troppo costosa, niente Trentino alla Bit»

Niente Bit, quest'anno, per il Trentino. La nostra provincia, infatti, non avrà il suo stand alla Borsa internazionale del Turismo che si terrà a Milano a metà mese. Troppo costosa la trasferta per dei risultati che negli anni si sono rivelati poco soddisfacenti. «Non siamo gli unici a non andare - spiegano il direttore di Trentino Turismo e Promozione Paolo Manfrini e il vicedirettore Maurizio Rossini - e questo perché negli ultimi anni abbiamo riscontrato nel contesto di questa fiera risultati meno efficaci rispetto al passato»

bit turismoNiente Bit, quest'anno, per il Trentino. La nostra provincia, infatti, non avrà il suo stand alla Borsa internazionale del Turismo che si terrà a Milano a metà mese. Troppo costosa la trasferta per dei risultati che negli anni si sono rivelati poco soddisfacenti.
«Non siamo gli unici a non andare - spiegano il direttore di Trentino Turismo e Promozione Paolo Manfrini e il vicedirettore Maurizio Rossini - e questo perché negli ultimi anni abbiamo riscontrato nel contesto di questa fiera risultati meno efficaci rispetto al passato, sensazione confermata e condivisa anche da altre realtà (come Alto Adige e Friuli) che infatti non ci saranno. Ora preferiamo investire in maniera più mirata le stesse risorse per incontrare gli operatori del settore direttamente in Trentino, facendo sperimentare loro dal vivo la nostra accoglienza, le nostre strutture e l'offerta turistica, ambientale, culturale e sportiva del territorio. Una scelta condivisa con le Apt e i Consorzi turistici». 
Alla Bit il Trentino sarà comunque presente con una attività di pr e di comunicazione stampa. Attività che verrà ampliata da marzo a giugno con una serie di educational e conferenze stampa nelle principali città italiane ed europee su temi quali le Dolomiti Patrimonio Naturale Unesco, il patrimonio lacustre, le attività outdoor e l'offerta benessere, gli eventi culturali e sportivi, i prodotti enogastronomici, il Centenario della Grande Guerra. Vanno inoltre ricordati i workshop e gli incontri con la stampa specializzata realizzati in Trentino nei mesi scorsi, con una delegazione di giornalisti cinesi, una formata da tour operator russi e una di tour operator brasiliani.
La spesa sostenuta negli anni scorsi per andare alla Fiera di Milano era circa di 180 mila euro. «Era il costo dell'affitto dello spazio, del persone ma alla fine al pubblico era aperta solo un giorno. Questi soldi che risparmiamo li investiamo in un progetto che portiamo avanti insieme operatori alberghiere e loro rappresentanti con tour operator a livello internazionale perchè ogni euro che noi investiamo in promozione deve avere ritorni in termini di business e generare flussi di clientela». Il mercato trentino punta anche al web, vero canale privilegiato per le prenotazioni e per farsi conoscere dai nuovi clienti. Una decisione presa anche alla luce dei recenti dati di dicembre che anno visto un aumento degli arrivi nel settore alberghiero dell'8,2% e un + 8,4 per presenze. Stesso discorso per il settore extraalberghiero. A far crescere i numeri sono stati soprattutto gli stranieri che hanno rappresentato il 23,4% per quanto riguarda gli arrivi e il 37,4% per le presenze.
In espansione la domanda soprattutto per quanto riguarda Germania, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Inghilterra e Russia. Ma il Trentino guarda anche a nuovi mercati come Cina, India, Corea del sud e Brasile. «Abbiamo scoperto che molti brasiliani, quelli benestanti, vanno a sciare negli Stati Uniti ma a conti fatti a loro costerebbe meno venire a sciare in Trentino», dice Manfrini.
P.T.

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