Una famiglia su quattro non paga il canone Rai

In Trentino una famiglia su quattro non paga il canone della Rai. Anche se cresce, il numero di chi rinuncia al televisore, ché tanto non perde granché, rimane basso e non tale da giustificare un'«evasione» del 25%. Un dato che non fa onore al Trentino, solo 70° nella classifica delle province. Il comune più virtuoso è Luserna, dove paga il 94% delle famiglie, all'ultimo posto, invece, il comune mocheno di Frassilongo con solo il 49% di canoni pagati

di Patrizia Todesco

Da pochi giorni sono scaduti i termini per il pagamento del Canone Rai. Oggi le famiglie che non hanno un tv in casa sono davvero pochissime.  Mosche bianche, verrebbe da dire. Ma guardando i dati su chi effettivamente paga il canone non sembra essere così.
In Trentino una famiglia su quattro non paga il canone. Un dato che certamente non ci fa onore considerato che ci pone al 70°posto della classifica delle province italiane, con appena il 75,13% delle famiglie paganti. Dietro di noi ce ne sono solo altre quaranta (all'ultimo posto fanalino di coda, Catania con 47,98%). Molto meglio di noi i cugini dell'Alto Adige, i quali, con una percentuale dell'82,13%, si piazzano al 22°posto (e comuni come Valle Aurina o Terento dove la percentuale supera il 96%).  Davanti, al primo posto Ferrara con il 92,58%. Seguono Rovigo, Livorno, Pisa, Pistoia, Ravenna, Gorizia, Venezia, Lucca, Firenze, ma anche Forlì, Pordenone, Udine, Siena, Genova, Prato, Grosseto. Meglio di noi anche Roma e qualche provincia del Sud Italia come Foggia, Matera e Lecce.
Ma anche all'interno dello stesso Trentino le differenze non mancano con comuni più virtuosi ed altri decisamente più «evasori».
Spicca per virtuosità Luserna, il centro cimbro sull'altopiano di Lavarone con il 94,35%, la percentuale di famiglie paganti che è la più alta di tutta la provincia. Segue Carzano, in Valsugana, con 91,3%. Bene anche Nanno (87,50%), Croviana (86,51%), Mezzano (85,96), Zuclo (84,89%), Mori (84,38%), Grumes (84,36%).
E i fanalini di coda? I paesi con il maggior numero di evasori o presunti tali? Analizzando bene sono quelli dove c'è maggior presenza di seconde case. La normativa obbliga infatti al pagamento del canone tv per l'abitazione primaria e «consente la detenzione di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive ad uso privato da parte dello stesso soggetto o componenti del suo nucleo familiare anagraficamente inteso nella propria residenza o dimora abituale e secondaria (L. 6/8/1990 n.223 art. 27 comma 2)». Dunque comprensibile che comuni come Cavedago (51,84%), Andalo (57,24%). Meno decifrabile il dato di Frassilongo con 49,63% o Vignola Falesina con 53,62%.
Superato il termine per il pagamento «regolare», ovviamente si può sempre versare l'importo (113,50 euro) con una piccola aggiunta. In caso di ritardo inferiore ai trenta giorni, è dovuta una sanzione amministrativa pari ad € 4,47.
In caso di ritardo superiore a trenta giorni la sanzione ammonta ad € 8,94.
Inoltre, qualora il ritardo superi i sei mesi, sono in aggiunta dovuti gli interessi di mora, attualmente determinati nella misura dell' 1% per ogni semestre compiuto.
Va detto che sono esonerati dal pagamento coloro che hanno 75 anno o più, non convivono con altri soggetti diversi dal coniugi titolari di reddito proprio e hanno un reddito che, unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non supera i 6.713 euro annui.

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