La situazione non migliora: altra rapina con pistola

Ancora una rapina, e ancora una volta ai danni di esercenti e tabaccai, nel capoluogo. Colpita, come qualche settimana fa quando due edicolanti erano stati rapinati e tenuti sotto scacco per lunghi minuti, la zona di Gardolo: questa volta l'allarme è scattato a Roncafort, dove nel tardo pomeriggio di ieri la figlia della titolare è stata costretta sotto la minaccia di una pistola a consegnare ciò che aveva in cassa ad uno sconosciuto: bottino tra i 1.000 e i 1.500 euro

di Leonardo Pontalti

polizia rapinaAncora una rapina, e ancora una volta ai danni di esercenti e tabaccai, nel capoluogo.
Colpita, come qualche settimana fa quando due edicolanti erano stati rapinati e tenuti sotto scacco per lunghi minuti, la zona di Gardolo: questa volta l'allarme è scattato a Roncafort, dove nel tardo pomeriggio di ieri la figlia della titolare è stata costretta sotto la minaccia di una pistola a consegnare ciò che aveva in cassa ad uno sconosciuto: bottino tra i 1.000 e i 1.500 euro.
L'uomo è entrato nella tabaccheria di via Caneppele, nel piazzale della palazzina in cui si trova, proprio a fianco della rivendita, anche il bar Lupo. Una volta nell'edicola, ha intimato alla ragazza che in quel momento si trovava alla cassa, Stefania Faes, figlia della titolare, la signora Maria Cristina, di consegnargli l'incasso della giornata, prima di prendersi anche ricariche telefoniche, sigarette e il cellulare della ragazza.
Erano da poco passate le 18.30 e in quel momento nell'edicola del quartiere di Trento nord, non c'era nessuno: un cliente se n'era appena andato ed è stato proprio a quel punto che il malvivente ha deciso di colpire. È entrato con il volto coperto in parte dal cappuccio di una felpa e in parte da uno scaldacollo, tirato su fin sotto al naso e con fare apparentemente tranquillo si è avvicinato al bancone. In quel momento Stefania stava controllando i terminali del lotto e non era dietro al bancone. La ragazza si è fatta incontro all'uomo, pensando di avere a che fare con un cliente, ma ha capito che qualcosa non andava quando l'ha visto dirigersi dietro al bancone. Stefania ha provato a seguirlo ed è stato allora che l'ha visto calare le braccia lungo la felpa ed ha udito un rumore metallico: il rapinatore aveva appena caricato la pistola che ha poi puntato contro la ragazza, dicendole di dargli tutti i soldi che aveva.

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