#trentoègiovane, le idee di Jacopo  Zannini

#trentoègiovane, le idee di Jacopo  Zannini

Trento è giovane ma deve crescere.. una questione di qualità.


La nostra città, dati di oggi, è quella in cui si vive meglio in Italia e  può essere vista come uno dei fiori all’occhiello, anche se quello che dicono i sondaggi va sempre preso con le molla. E’ vero abbiamo il primato sulla qualità della vita ma di quale vita stiamo parlando e soprattutto le varie componenti che vivono, una città che si fa sempre più complessa e stratificata: l’università, gli studenti,  i ricercatori, i professori, i lavoratori della conoscenza, i residenti, i commercianti, i lavoratori che la attraversano, i  turisti.. la pensano tutti nella stessa maniera?  Tutto il sapere e le esperienze  che circolano dentro quella che potremmo definire come un capoluogo tutt’ altro che “provinciale” ma come “una aperta di citta di Provincia Autonoma” è organizzato e valorizzato al meglio.
Il tema è caldo anche dopo i vari eventi accaduti come la chiusura di un locale/ristorante storico come la Cantinota, o l’intervento del Sindaco Andreatta che ha pensato bene di proporre di spostare  la movida fuori città, della serie lì non disturberete nessuno a costo di isolare ancora di più i giovani, già fascia sociale piuttosto in difficoltà fra la crescita e un futuro non proprio così sobrio e la disoccupazione giovanile che aumenta. Insomma Trento è giovane è vero ma questa gioventù a volte sembra sapere ancora di “non totale maturità collettiva", nel senso che ci sono potenzialità e conflitti costruttivi che potrebbero far nascere la Trento che noi tutti vorremmo.

 

Con il laboratorio “io esisto” son più di due anni che poniamo anche in maniera provocatoria e creativa il problema degli spazi di divertimento e creatività in città, e siamo stati ben poco ascoltati, se non a volte ostacolati.  Adesso le nostre riflessioni forse potrebbero tornare utili. Certo da chi confonde la criminalità o il disagio dei senza fissa dimora con le esigenze di chi vorrebbe vivere spazi di svago o che magari vorrebbe divertirsi e inserisce tutto all' interno di “problemi di ordine pubblico” è difficile aspettarsi scelte costruttive, ma noi crediamo che lo spazio di un confronto e per immaginare nuovi luoghi, magari non proprio in centro o per ascoltare “le ragioni” dei residenti serva, sia necessario insomma vada costruito. La nostra esperienza di rete che valorizza i talenti e cerca degli spazi per fare da “incubatore” a esperienze artistiche potenziali, aveva da tempo percepito che la Trento contemporanea doveva rivedersi in modo da trovare nuovi stili e modalità di vita che facciano crescere la nostra comunità per sperimentare una “creatività comunitaria condivisa”, oltre a quella dei singoli. Perché dopo la qualità della vita, si arrivi anche alla qualità dello svago e del riposo.


Jacopo  Zannini  - Laboratorio Io Esisto

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