Tra residenti e studenti «guerra» dell'happy hour

Da anni ormai quello della convivenza nel centro storico tra i residenti e i sempre più numerosi studenti, universitari ma non solo, che vivono la città, è un problema irrisolto. A volteper l'intolleranza di alcuni cittadini, molto spesso per l'inciviltà dei giovani. Ora da un lato e dall'altro della «barricata» c'è chi vuole  tentare di dialogare

Da anni ormai quello della convivenza nel centro storico tra i residenti e i sempre più numerosi studenti, universitari ma non solo, che vivono la città, è un problema irrisolto. A volte per l'intolleranza di alcuni cittadini, molto spesso per l'inciviltà dei giovani. Ora da un lato e dall'altro della «barricata» c'è chi vuole  tentare di dialogare.
«Bisogna trovare un compromesso tra le esigenze dei giovani e quelle dei residenti che, giustamente, chiedono di poter vivere in tranquillità», avevano scritto i ragazzi di Stazione Futuro (movimento politico e sociale fondato a Trento da sedici giovani, tutti studenti: www.facebook.com/stazionefuturotn ) qui.
Ma ponendo alcuni precisi paletti, dopo aver letto della proposta di Andreatta di spostare tutti i luoghi e momenti di aggregazione giovanile a Trento nord: «Crediamo però debbano essere spostati solamente i grandi e medi eventi e non i semplici happy hour e locali più piccoli perché in caso contrario il centro città "morirebbe". Riguardo alla sicurezza del centro storico, secondo noi più la città è viva ed animata maggiore è la sicurezza e più è difficile operare per i malintenzionati e gli spacciatori, come ci insegna l'esperimento riuscito della Bookique (e del Café de la Paix). A proposito di questo argomento abbiamo le nostre idee e le nostre proposte che vorremmo esporle. Spostare la movida verso Gardolo vorrebbe dire svuotare il centro storico e porterebbe benefici solo nel breve periodo.
A lungo andare potrebbero riscontrarsi risvolti assai negativi e potrebbero nascere altre problematiche legate proprio al fatto che il centro cittadino diverrebbe solo una zona di passaggio e non di ritrovo».

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