«Questa città fa poco per noi universitari»

«A Trento la qualità formativa è alta ma quella sulla quale non si è investito in questi anni è la qualità della vita degli studenti». Iniziata mercoledì, ieri l'occupazione della mensa universitaria di via XXIV Maggio è proseguita da parte del collettivo di studenti e ricercatori che si riconoscono sotto il nome di «#refresh_lab». Un nuovo gruppo che punta a rendere gli universitari trentini protagonisti della città

di Giuseppe Fin

«A Trento la qualità formativa è alta ma quella sulla quale non si è investito in questi anni è la qualità della vita degli studenti». Iniziata mercoledì, ieri l'occupazione della mensa universitaria di via XXIV Maggio è proseguita da parte del collettivo di studenti e ricercatori che si riconoscono sotto il nome di «#refresh_lab». Un nuovo gruppo che punta a rendere gli universitari trentini protagonisti della città toccando temi e problemi che vanno dalla precarietà alla denuncia della mancanza di aule studio rispetto al numero di studenti che l'Università di Trento ha visto in questi anni sempre più crescere.
Ed è proprio la mensa di via XXIV Maggio, chiusa da alcuni mesi, che da mercoledì è stata trasformata in una sala dove è possibile studiare. I locali sono stati presidiati anche durante la notte da parte di una decina di ragazzi di #refresh_lab che si sono organizzati con tanto di cuscini e coperte, portandosi il mangiare da casa.
«Siamo principalmente studenti che arrivano da diverse facoltà - ci dice Marco Pozzan - ma tra di noi ci sono anche ricercatori e precari. Questa mensa abbiamo deciso di occuparla perché da giugno era stata abbandonata e poteva essere invece riconvertita, magari in aula studio, come stiamo facendo noi».
Il nuovo collettivo #refresh_lab vuole essere prima di tutto un «laboratorio sociale» per dare l'avvio all'interno del mondo universitario, e non solo, ad una discussione a 360 gradi su temi che interessano chi oggi studia a Trento.
«Abbiamo deciso di riappropriarci di questo spazio - ha spiegato Pozzan - perché era già degli studenti e l'Opera Universitaria aveva deciso di abbandonarlo. In questa città mancano aule studio soprattutto dopo un certo orario e durante i weekend e i giorni festivi».
Il discorso sembra però andare anche oltre la sola occupazione della mensa che viene considerata solo «un punto di inizio» visto che l'obiettivo prossimo è quello di organizzare dibattiti, convegni e cineforum.
I giovani di #refresh_lab ieri hanno ribadito di voler proseguire con l'occupazione fino almeno ai primi giorni della settimana prossima. Al momento all'interno della mensa non è presente nemmeno il riscaldamento e tanto meno vi è l'idea di poter utilizzare la cucina. «Abbiamo trasformato questo luogo in aula studio - dicono - e ci sono già diversi ragazzi che hanno colto l'occasione per venire e studiare in silenzio. Nessuno di noi vuole creare danni o altro alla struttura ma solo un luogo che gli studenti possono usare».
Per molti il nodo centrale della questione sono i pochi investimenti che la città di Trento fa per gli studenti. La mancanza di aule studio, gli affitti elevati sono solo alcuni dei punti evidenziati. «Ci troviamo davanti - hanno spiegato i giovani di #refresh_lab - ad una spending review che sta intaccando tutti i servizi più importanti per noi universitari. Gli studenti sono un fattore importante per la città e fino ad oggi nessuno l'ha capito e valorizzato. Su questi temi vogliamo coinvolgere l'intera cittadinanza a partire dal mondo associativo. Vogliamo mostrare altri spazi dell'Opera Universitaria che i giovani possono usare». Ieri sera, intanto, proprio nella mensa di via XXIV Maggio si è svolta un'assemblea pubblica mentre altre iniziative saranno programmate nei prossimi giorni.

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