Ottobre e Panizza: così non va

"Il testo della Legge di Stabilità, in questo momento all'esame della Commissione Bilancio del Senato (Panizza sta seguendo direttamente i lavori in Commissione) non rispetta le prerogative delle autonomie speciali". Lo dicono in una nota congiunta il senatore trentino Franco Panizza, segretario politico del Patt (Partito autonomista trentino tirolese) e il deputato trentino dello stesso partito Mauro Ottobre

"Il testo della Legge di Stabilità, in questo momento all'esame della Commissione Bilancio del Senato (Panizza sta seguendo direttamente i lavori in Commissione) non rispetta le prerogative delle autonomie speciali". Lo dicono in una nota congiunta il senatore trentino Franco Panizza, segretario politico del Patt (Partito autonomista trentino tirolese) e il deputato trentino dello stesso partito Mauro Ottobre.

 

"È un testo, da questo punto di vista, anticostituzionale - aggiungono - e che sarebbe sicuramente impugnato dai Consigli provinciali di Trento e di Bolzano. Per questo, se non ci saranno modifiche, come rappresentanti in Parlamento del Patt, in aula esprimeremo voto contrario".

 

"Solo in Senato - spiegano - abbiamo presentato 25 emendamenti migliorativi su tutta una serie di materie in grado di accompagnare la ripresa economica e di semplificare la burocrazia, oltre che di aprire nuove prospettive per i nostri territori. Tuttavia sul testo rimane una pregiudiziale da parte nostra e condivisa anche dai colleghi della Suedtiroler Volkspartei e dell'Union Valdotaine, relativa alle trattenute da parte dello stato centrale delle riserve erariali, alla gestione dei prelievi, alle decurtazioni delle risorse in alcuni ambiti, sanità in primis, alle competenze sui tributi locali. In questo momento sono in corso trattative sia sul piano politico che su quello istituzionale".

 

"L'auspicio - concludono - è che naturalmente questo confronto si concluda nel modo migliore e cioè rispettando in toto le prerogative delle nostre province, altrimenti ci vedremo costretti a votare contro questa legge". 

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