Autonomia sia rispettata

"Pronti a continuare a fare la nostra parte, purché non si mortifichino gli atteggiamenti responsabili. E francamente se il testo che ci è stato proposto rimane così, non possiamo che definirlo irricevibile". E' con questo spirito che il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha incontrato ieri il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Graziano Delrio Quale futuro per l'autonomia? 

ROSSIROMA - "Pronti a continuare a fare la nostra parte, purché non si mortifichino gli atteggiamenti responsabili. E francamente se il testo che ci è stato proposto rimane così, non possiamo che definirlo irricevibile". E' con questo spirito che il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha incontrato ieri il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Graziano Delrio.

 

Un colloquio lungo e cordiale che è servito al neo presidente della Provincia, alla sua prima uscita ufficiale a Roma, a rilanciare con forza una trattativa che da troppo tempo ormai non esce dall'impasse, generando non solo incertezza, ma anche l'inevitabile necessità di tutelare davanti alla Corte Costituzionale prerogative statutarie nel frattempo ripetutamente compromesse. Eppure una soluzione - peraltro giudicata "innovativa" dalla stessa Ragioneria dello Stato - la Provincia l'ha messa sul tavolo: si intitola "residuo fiscale" e potrebbe finalmente definire una volta per tutte la controversa questione dei rapporti finanziari con lo Stato.

 

"Abbiamo trovato nel ministro un interlocutore attento - ha commentato Rossi - ma anche consapevole che se il testo che ci è stato proposto non accoglierà le nostre osservazioni risulterà impossibile sostenerlo".

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