«Mosna al guinzaglio  di Silvano Grisenti»

Volano gli stracci tra i potenziali alleati contro il centrosinistra. Bezzi (Forza Trentino) attacca Mosna: «Eravamo d'accordo sull'alleanza, poi è saltato tutto. Si vede che è il cagnolino al guinzaglio di Grisenti». Intanto la lista Autonomia Ladina è stata esclusa per irregolarità nella raccolta delle firmeI tuoi commentiL'analisi di Paolo Micheletto

di Luisa Maria Patruno

biancofioreTRENTO - Più che contro la corazzata del centrosinistra autonomista, che sostiene Ugo Rossi, l'offensiva di Giacomo Bezzi , candidato presidente di Forza Trentino, è partita ieri alla presentazione ufficiale della sua lista, nei confronti di Diego Mosna e di Silvano Grisenti, che hanno detto no a un'«alleanza di tutta l'area moderata che vuole cambiare il governo del Trentino».
«Purtroppo - ha detto Bezzi durante la presentazione pubblica, accanto al capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani ieri a Trento per l'occasione, - l'accordo non è stato possibile perché ci siamo accorti che le Civiche sono l'altra faccia della stessa medaglia che dicono di voler cambiare. Vogliono prendere i voti ai moderati per portarli a sinistra, ma noi li abbiamo smascherati».
E al termine dell'incontro ha rincarato la dose rispondendo a Diego Mosna, che ieri in un'intervista all' Adige , aveva dichiarato: «Abbiamo detto no perché la nostra coalizione ha una matrice territoriale e per noi Pdl e Pd sono la stessa cosa».
«Mosna dovrebbe stare attento a quello che dice - replica Bezzi - perché lui era disponibile a strisciare a terra per avere un accordo con noi; e ho i testimoni che hanno partecipato agli incontri. Se poi lui è un cagnolino al guinzaglio di Grisenti che ha detto che non se ne parla dica che è questa la vera ragione del mancato accordo».

 

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