Olivi: Pd vero partito territoriale

È sulla rotta di un "Pd inteso come partito territoriale e non localista, baricentro e garante della coalizione di centrosinistra autonomista, ma inteso a riformarlo, secondo una posizione di apertura e inclusione, per suturare la ferita tra corpo sociale e politica", che Alessandro Olivi ha voluto contestualizzare la sua presenza alle imminenti primarie di coalizione, per la scelta del candidato alla presidenza della Provincia di Trento

TRENTO - È sulla rotta di un "Pd inteso come partito territoriale e non localista, baricentro e garante della coalizione di centrosinistra autonomista, ma inteso a riformarlo, secondo una posizione di apertura e inclusione, per suturare la ferita tra corpo sociale e politica", che Alessandro Olivi ha voluto contestualizzare la sua presenza alle imminenti primarie di coalizione, per la scelta del candidato alla presidenza della Provincia di Trento.

 

All'incontro pubblico nella sede del Pd oggi Olivi ha anche anticipato parte della visione programmatica della futura legislatura che, se affidata alla sua leadership, intende proseguire nel solco, già segnato dalla precedente amministrazione, dell'investimento in conoscenza, quindi di sostegno dello sviluppo di ricerca e innovazione dell'Università e dei centri di ricerca, quale asse portante di un posizionamento del Trentino a livello europeo e internazionale, soprattutto in chiave di rilancio dell'occupazione e del tessuto produttivo.

 

"Ai detrattori che dicono che la ricerca non ha contribuito a creare nuovi posti di lavoro - ha affermato - dico che la ricerca non deve essere misurata con il ritorno economico, mentre è all'innovazione che va affidato il compito del trasferimento tecnologico come processo di rafforzamento delle imprese. La Provincia investe per gli acceleratori industriali sostenendo ogni nuova start up con 30.000 euro dando loro modo di sviluppare una capacità di impresa. Andremo sempre più verso il partneriato pubblico privato per quanto riguarda l'imprenditorialità". 

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