Cia: «Togliere i figli agli omosessuali»

La proposta è decisamente forte. Claudio Cia, consigliere comunale della Civica per Trento, ha presentato una mozione in cui chiede di togliere i bambini che vivono assieme a una coppia omosessuale al legittimo genitore e spostarli in un ambiente che «favorisca il loro pieno sviluppo umano». Una iniziativa che sta già facendo parecchio rumore

La proposta è decisamente forte. Claudio Cia, consigliere comunale della Civica per Trento, ha presentato una mozione in cui chiede di togliere i bambini che vivono assieme a una coppia omosessuale al legittimo genitore e spostarli in un ambiente che «favorisca il loro pieno sviluppo umano». Una iniziativa che sta già facendo parecchio rumore.
Il quotidiano Libero nei giorni scorsi l'ha definita una «proposta choc», parlandone comunque poi in termini positivi. E ieri Cia si è sottoposto anche alle punture di Giuseppe Cruciani, il conduttore della popolare trasmissione «La zanzara» su Radio 24. Una intervista che temeva ma da cui tutto sommato è uscito a testa alta. Con momenti esilaranti. «Se Lei venisse a mancare e sua moglie si innamorasse di una donna preferirebbe che sua figlia restasse con lei o che venisse sbattuta in un orfanotrofio?» Hanno chiesto a un certo punto i conduttori. «Certamente preferirei l'orfanotrofio» ha risposto a sorpresa senza tentennamenti il consigliere. «Meglio lì - ha aggiunto - che in una famiglia dove non si sa chi è l'uomo e chi è la donna».
La proposta di Cia, che è stata sottoscritta anche dal vice presidente del consiglio comunale, il piediellino Antonio Coradello, è rivolta a quelle coppie di fatto, di solito donne, che diventano genitori magari attraverso uteri in affitto o inseminazione eterologa fatta all'estero. Situazioni che si verificano sempre più di frequente e che a quanto pare sono presenti anche a Trento. Cia le considera un modo per aggirare la legge e chiedono di bloccare questa tendenza in maniera drastica, anche a costo di sottrarre i bambini alla coppia. «Hanno diritto - ripete - ad avere un padre e una madre».

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