Angela, il risveglio dopo la paura

Angela si è risvegliata martedì 16 aprile, dopo ventisei giorni di coma. Ora è in un letto del reparto di neurochirurgia del Santa Chiara, nella sua Trento. Ma dal 23 marzo scorso fino a venerdì mattina, ha lottato a Maiorca, in Spagna. Angela Chiogna, trent'anni, si trovava alle Baleari assieme al fidanzato Roberto Groff per dedicarsi allo sport che più ama, da anni: quello della bicicletta. Un soggiorno che stava procedendo alla grande, fino alle 15.30 di quel sabato pomeriggio del 23 marzo scorso

di Leonardo Pontalti

angela chiognaAngela si è risvegliata martedì 16 aprile, dopo ventisei giorni di coma. Ora è in un letto del reparto di neurochirurgia del Santa Chiara, nella sua Trento. Ma dal 23 marzo scorso fino a venerdì mattina, ha lottato a Maiorca, in Spagna.
Angela Chiogna, trent'anni, si trovava alle Baleari assieme al fidanzato Roberto Groff per dedicarsi allo sport che più ama, da anni: quello della bicicletta. Un soggiorno che stava procedendo alla grande, fino alle 15.30 di quel sabato pomeriggio del 23 marzo scorso: stava spingendo sui pedali preceduta di qualche centinaio di metri da Roberto, attraversando un centro abitato. Una rotatoria, per la precisione. Quella nella quale si è immessa improvvisamente un'auto, che ha tamponato la bicicletta da corsa di Angela toccando la ruota posteriore. E facendola cadere, violentemente, in avanti. Ha sbattuto la testa sull'asfalto, Angela, e da quel momento è iniziata la paura.
«Io ero già uscito dalla rotonda, quando mi sono accorto che Angela non era più dietro di me - racconta Roberto - sono tornato indietro, e l'ho vista a terra. Per fortuna, tra le auto che seguivano quella che l'ha tamponata, c'era anche un'automedica. Non abbiamo neppure dovuto chiamare i soccorsi, i medici erano già lì».
E nelle mani dei medici spagnoli, Angela ci è rimasta fino a venerdì scorso, quando un'eliambulanza l'ha riportata a Trento.
Il trasferimento è stato accolto come una benedizione da tutti i familiari e gli amici di Angela. Non solo perché ora lei è più vicina. Ma perché il trasferimento era possibile soltanto dopo il risveglio, della ragazza. Un risveglio che è arrivato martedì 16 aprile, dopo quasi un mese di coma.
«È presto per dire che è tutto passato, ma senza dubbio ora possiamo tutti guardare avanti più sereni. Angela parla, può muovere gambe e braccia. Ed è molto, per chi ha visto in che condizioni era prima».
Roberto è rimasto in Spagna da quel sabato pomeriggio: «Avrebbero dovuto prendermi di peso, per caricarmi su un aereo. Io dovevo restare là. Per fortuna lavoro in proprio, con mio fratello, e non è stato un problema. Così come il datore di lavoro di Angela, che è impiegata, l'ha trattata come si tratta una persona di famiglia, in queste circostanze».
Non si è mosso dalla Spagna e non si è allontanato da Angela, Roberto: si devono sposare verso la fine di quest'anno, dopo quattro anni assieme. E la speranza è che la terribile disavventura possa non cambiare di una virgola la tempistica dei loro programmi.
Una storia e una coppia nata in bicicletta: entrambi fanno parte del Bren Team, uno dei più noti team cicloamatoriali del capoluogo, e sono state le pedalate a farli incontrare: «Io in bici ci vado seriamente da quattro anni, lei invece correva da almeno due anni in più», racconta Roberto. A Maiorca l'aveva convinta ad andare lui: «Per gli amici del Bren Team ormai è un appuntamento fisso: una settimana al caldo e al sole quando qui la primavera è ancora lontana. Quest'anno era la seconda volta che io e Angela ci andavamo. Sempre da soli, per problemi di lavoro neppure lo scorso anno eravamo riusciti ad aggregarci al gruppo principale: eravamo arrivati la settimana dopo di loro. Nel 2011 eravamo andati in Toscana, ma dopo l'esperienza dell'anno scorso, Angela si era innamorata di Maiorca, così eravamo tornati anche quest'anno».

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