A luglio i primi 59 alloggi a «canone moderato»

C'è tempo fino al prossimo 31 maggio per presentare la domanda per ottenere uno dei 59 alloggi a canone moderato (i primi in città) che il Comune mette a disposizione per coloro «che non sono abbastanza poveri per avere la casa Itea, ma nemmeno sufficientemente ricchi per poter ambire ad una casa sul libero mercato»

C'è tempo fino al prossimo 31 maggio per presentare la domanda per ottenere uno dei 59 alloggi a canone moderato (i primi in città) che il Comune mette a disposizione per coloro «che non sono abbastanza poveri per avere la casa Itea, ma nemmeno sufficientemente ricchi per poter ambire ad una casa sul libero mercato».


La definizione è del vicesindaco assessore all'urbanistica Paolo Biasioli che ha presentato (vedi l'Adige di ieri a pagina 30) i bandi per la locazione a canone agevolato di 20 alloggi in via dei Cappuccini e di 39 a Melta di Gardolo.
Per quanto riguarda i primi si tratta della quota di appartamenti ricavati all'interno della ristrutturazione dell'ex istituto d'arte Vittoria, al centro di vivaci polemiche negli anni scorsi, che l'impresa (la Spinbau di Bolzano) ha dedicato al canone agevolato (per un minimo di 16 anni) in modo da ottenere contributi dalla Provincia. Quelli di via Melta sono invece appartamenti nelle palazzine appena finite di costruire a fianco dell'asilo nel complesso che ospita anche 56 alloggi delle cooperative edilizie e 39 case Itea.
Tutti i 59 nuovi alloggi a canone moderato sono realizzati in edifici di classe energetica «A».
Tornando alla definizione di «canone moderato», alla graduatoria potranno partecipare i nuclei famigliari con un indicatore Icef compreso tra 0,18 e 0,39. Il Comune calcola che siano oltre un migliaio le famiglie che appartengono a questo «range».
L'importo del canone di locazione che si pagherà nei futuri alloggi varia a seconda delle metrature. Il canone moderato è in media del 30 per cento inferiore ai prezzi di mercato. Per un alloggio di una stanza (oltre a cantina, garage, cantina o soffitta) si viaggerà quindi tra 371 e 532 euro; per i due stanze tra 410 e 560 euro; per i tre stanze tra 517 e 647 euro. «Ma la cifra massima - spiega Biasioli - riguarda un appartamento da 87 metri quadri netti, 14 di terrazza, 18 di garage, 6 di cantina e 138 di giardino».
È possibile presentare domanda utilizzando l'apposito modulo, disponibile  sia presso gli uffici che on line, fino a venerdì 31 maggio, consegnandola a mano presso il Servizio Casa e residenze protette in via Torre d'Augusto 34 (aperto dal pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12, il giovedì dalle 8 alle 16) o inviandola con raccomandata con ricevuta di ritorno (fa fede il timbro postale), allegando nel secondo caso copia di un documento di identità in corso di validità. Per maggiori informazioni è possibile contattare gli uffici del Servizio Casa e residenze protette (0461/884517 - 033 - 511).
I 59 alloggi che il Comune spera di poter consegnare già a partire da luglio sono i primi a canone moderati che vengono realizzati a Trento. Per il futuro (ma si dovranno aspettare come minimo 4 anni) ne sono previsti 110 a San Bartolomeo (al posto delle palafitte) per 21 milioni in investimento Itea, 24 a Romagnano, oltre ai 650 alloggi di «housing sociale» previsti dalla Provincia.  D.B.

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