Silvano Grisenti show  «Via le Comunità di Valle»

Sala congressi all'Interporto di Trento gremita per l'assemblea di Progetto Trentino. E Silvano Grisenti è assolutamente scatenato: «Qui in Trentino ci sono cittadini e non sudditi. Noi vogliamo dare amore al nostro territorio. L'onorevole Dellai? Non l'ho sentito. Mi dicono che è dispiaciuto perché agiamo su fronti diversi, ma il nostro non è un matrimonio». E infine la stoccata. «Uno dei punti del programma di Progetto Trentino è l'abolizione delle Comunità di Valle»

di Leonardo Pontalti

grisenti e violaTRENTO - «Se volete definirmi il Grillo trentino, fatelo pure», sorride sornione Silvano Grisenti congedando i giornalisti prima di tornare a sedersi nella sua poltroncina, in prima fila, del centro congressi dell'Interporto.


Sono le 11.30 di ieri e un'ora e mezza prima, i soci di Progetto Trentino avevano approvato la metamorfosi, da associazione culturale a movimento politico. Da Progetto Trentino a Progetto Silvano, senza più nascondere segreti di Pulcinella.


Il Grillo trentino vuole «cambiare il modo di fare politica, non più imposta dall'alto ma proposta dal basso». In questo sì, è piuttosto grillino: anche il geometra di Povo, come il comico di Genova, è convinto che «le comunità sono esse stesse le istituzioni, non servono filtri, interlocutori. Decidiamo noi, tutti».


Come Grillo (anche se provare a paragonare il poero al loro guru, è il miglior modo per farvi odiare dai grillini), dice di voler rompere con una politica dei partiti, perché «guai a chi vuole metterci in questa o quella casella. Non vogliamo avere colori, perché la politica vera non ha colori, la politica non è dei partiti. Sono i problemi ad avere colori ed è a quelli che dobbiamo guardare, per affrontarli e risolverli».


Basta partiti tradizionali, il movimento di Grisenti vuole essere - per come lo dipingono i tesserati - uno tsunami che cambi il modo di fare politica e amministrare.

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