Rovereto / L'allarme

I titolari del bar Depero: «Qui i vandali dettano legge: siamo esasperati, se continua così molliamo tutto»

La disperazione dei gestori del noto locale nella piazza dell'Urban City, in pieno corso Rosmini, in quello che potrebbe diventare il "salotto buono della città". Sedie scaraventate a terra, tavolini bruciati minacce, vandalismi vari...

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di Giancarlo Rudari

ROVERETO. Il giorno di Ferragosto hanno tenuto chiuso il loro bar. Ma quando ormai era notte i titolari del Depero nella piazza dell'Urban City sono tornati nel loro locale per sistemare i tavolini e le sedie. Che l'indomani mattina hanno trovato sotto sopra: «Hanno buttato tutto all'aria e un tavolino è andato distrutto. Non è la prima volta purtroppo che succede e temiamo che non sia nemmeno l'ultima. Qui i vandali dettano legge, qui, soprattutto la notte la fanno da padrone... Siamo esasperati: se va avanti così va a finire che molliamo tutto e chiudiamo il locale...».

Massimo Rech e Angela Cioni sono i titolari del bar Depero, nella piazza dell'Urban City in pieno corso Rosmini, in quello che potrebbe diventare il "salotto buono della città". Da parte della proprietà del centro commerciale molto è stato fatto per migliorare l'immagine e la funzionalità del complesso che ospita negozi e uffici, per garantire una maggior sicurezza e tranquillità a chi lo frequenta, per "liberarlo" da «certi personaggi che la fanno da padroni. Uno di questi, al quale abbiamo detto di no ad un caffé che voleva proprio perché lo conosciamo bene, ci ha minacciato di bruciarci il bar» affermano i titolari del locale.

Nonostante la presenza delle guardie giurate e dei passaggi delle forze dell'ordine («che dovrebbero essere maggiormente presenti sia di giorno che di notte») la situazione non è cambiata di molto nella sostanza: «Sono arrivati anche a brucarci qualche tavolino e qualche sedia: delle 100 che avevamo comprato ne sono rimaste soltanto 13 di sane. Cosa dobbiamo fare? Farci il c... dalle 6 di mattino fino a mezzanotte per pagare i danni che ci fanno? E le assicurazioni - dice Massimo Rech - non ci rimborsano più. Ci dicono di rivalerci sui vandali.... E anche l'altra sera siamo passati a sistemare tavolini e sedie fino a mezzanotte per non essere qui a mettere in ordine il plateatico alle 4... Con il risultato che questa gentaglia gira di notte indisturbata e fa quello che vuole».

«Ci siamo anche rivolti al Comune per chiedere di illuminare la piazza davanti e dietro, nella zona che guarda verso via Don Rossaro. Ma inutilmente. Il Comune dove vuole spende i soldi, ma qui per un paio di fari a led sembra non trovarli. Prima di arrivare qua a Rovereto - conclude Angela Cioni - gestivamo un albergo in provincia di Modena: avevamo tavolini e giochi per bambini in uno spazio all'aperto ma mai nessuno ha fatto danni. Qui invece se va avanti così va a finire che chiudiamo tutto e ce ne andiamo. Non ne possiamo davvero più...».

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