Rovereto / Viabilità

Zona a traffico limitato confermata e regolata da remoto: diventerà permanente

Questo è l'esito annunciato della fase di sperimentazione in corso: «I dati ci danno ragione», spiega il Comune. L'assessore Miniucchi: «La sperimentazione finisce a fine gennaio poi ci sarà il bando europeo per montare i nuovi varchi»

ROVERETO. Chi si aspetta un ritorno alle origini, con la città riaperta completamente al traffico, resterà deluso.

La Ztl sperimentale varata dal Comune fino a fine gennaio, infatti, con ogni probabilità diventerà permanente.

Perché i dati, dicono in piazza del Podestà, «ci danno ragione».

I numeri, però, per ora non sono pubblici.

«Vogliamo illustrarli prima alle categorie economiche», risponde l'assessore Andrea Miniucchi.

E in attesa di conoscere lo stato dell'arte arriva di fatto la conferma che non ci saranno ulteriori proroghe alle prove ma il provvedimento, il prossimo anno, sarà definitivo. E per ovviare al problema dei controlli di chi sgarra arriveranno i varchi elettronici con lettura della targa e spedizione della multa a casa.

Ma proprio le telecamere di sorveglianza, per contro, consentiranno di accedere alla zona a traffico limitato senza dover correre a destra e a manca per ottenere un permesso. Perché sarà automatico, rilasciato da remoto, o, almeno, potrà bloccare l'invio della multa al proprio domicilio. Basterà infatti segnalare al comando della polizia locale l'accesso dovuto a necessità per cancellare il proprio veicolo dall'elenco dei cattivoni di turno.

«Il Comune, attraverso Smr, ha già varato il progetto esecutivo redatto dall'ing. Claudio Smaniotto. Così si riesce a riperimetrare la Ztl e gestirla come deve essere gestita. - spiega Andrea Miniucchi -

Le critiche verso questa scelta non sono state quelle di averla estesa a Borgo Santa Caterina e via Fontana ma proprio il controllo di chi ignora il divieto.

Purtroppo diventa difficoltoso durante alcune ore verificare il rispetto delle regole. Non possiamo mettere un vigile fisso.

In questa fase di sperimentazione, comunque, stiamo raccogliendo dati. Adesso devo incontrare le categorie economiche e dunque non posso esporli prima anche se posso confermare che sono confortanti».

Il domani, come detto, sarà tutto in mano al Grande Fratello.

«Rilanciamo sulla modalità di gestione futura della Ztl attraverso varchi elettronici e zonizzazione. Che non si deve subire come un atto coercitivo ma, proprio grazie a questo progetto di smart-city, deve diventare un'opportunità per chi ha bisogno di un permesso giornaliero per carico e scarico, per esempio, o per portare la mamma alla visita».

L'elettronica, insomma, aiuterà a vivere meglio?

«Automatizzare i varchi di accesso significa togliere il problema dei controlli. Chiaro, uno passa ugualmente ma poi la multa gli arriva a casa».

E chi ha bisogno di passare per necessità impellenti?

«Faccio un esempio, l'ostello della gioventù. Se arriva il pullman con gli studenti o comunque i turisti può entrare in Ztl e poi sarà il gestore dell'ostello, appena arrivato l'autista, a farsi dare il numero di targa per girarlo ai vigili urbani. La gestione degli accessi, in altre parole, sarà elastica».

Da febbraio che succederà?

«La sperimentazione finisce a fine gennaio poi ci sarà il bando europeo per montare i varchi. La Ztl, però, dovrebbe restare».

Per dispensare occhi vigili ai bordi del centro storico il Comune ha stanziato 480mila euro come contributo ad Smr. Ed entro il prossimo anno arriverà il «poliziotto elettronico».

Attenzione, dunque, a pensare di farla franca perché non c'è un agente a guardare. La direzione imboccata da palazzo Pretorio, d'altro canto, è di togliere più macchine possibile dal cuore urbano.

«Si tratta di una scelta di coerenza amministrativa rispetto all'idea di città che abbiamo in mente. Insieme a quello dei varchi, vi è la necessità della videosorveglianza. Se riusciamo a gestire questi spazi li possiamo rilanciare in modo positivo. La direzione in cui la città vuole andare è quella di una amministrazione che cerca di ridurre gli attriti e che offre nuove opportunità, come quella di capire come portare le merci nel centro storico».

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