Rovereto / Il caso

Trova un vecchio libro trentino nella soffitta del nonno morto, ma quando lo mette in vendita arrivano i carabinieri

“Racconti e leggende del Trentino” di don Lorenzo Felicetti apparteneva era parte del patrimonio diocesano ma scomparve oltre un secolo fa. Per l'ignaro venditore una brutta sorpresa ma nessun provvedimento giudiziario. Ora il volume è stato restituito alla curia

TRENTO. Rispunta, grazie a un'indagine dei carabinieri, un prezioso volume edito nel 1908: “Racconti e leggende del Trentino”, scritto da don Lorenzo Felicetti (Predazzo, 1864-1937) e parte del patrimonio librario dell’Arcidiocesi di Trento.

Del libro si erano perse le tracce da oltre un secolo, nel 1919, quando la chiesa di Faver venne elevata a parrocchia e fu adottato uno specifico timbro bibliotecario. Proprio questo timbro ha consentito oggi di certificare la provenienza del volume.

Un roveretano aveva trovato il libro nella vecchia soffitta della casa del nonno defunto  e, ignorandone le origini, lo aveva messo in vendita online.

Il volume è stato quindi restituito al delegato vescovile per l’area cultura dell’Arcidiocesi trentina, don Andrea Decarli (Archivio diocesano tridentino), dal comandante del nucleo per la tutela del Patrimonio culturale (Tpc) di Udine, il maggiore Lorenzo Pella.

"L’inserzione di vendita del libro - spiega una nota dei carabinieri - era stata notata per il timbro presente sul frontespizio, inequivocabilmente riferibile alla Parrocchia dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo di Faver.

I militari hanno così potuto intraprendere gli accertamenti specifici in collaborazione con i responsabili dell’Archivio docesano tridentino, che hanno confermato la genuinità del timbro e la corrispondenza con analoghi segni distintivi già presenti sul materiale archivistico custodito dalla parrocchia citata.

Le indagini hanno accertato che il testo venne disperso in epoca successiva al 1919, anno in cui la chiesa di Faver venne elevata a parrocchia, quando venne anche adottato quello specifico timbro.

L’Archivio diocesano, fino alla segnalazione pervenuta dai carabinieri Tpc, non era a conoscenza dell’esistenza e della dispersione del testo.    

Il volume era stato rinvenuto da un privato residente a Rovereto nella soffitta dell’abitazione del defunto nonno e posto in vendita online, ignaro della proprietà ecclesiastica del libro e della sua conseguente inalienabilità.

I carabinieri hanno così provveduto al sequestro d’iniziativa del libro, condividendo gli esiti dell’attività con la Procura della Repubblica di Rovereto, che ha convalidato il provvedimento, non procedendo nei confronti del detentore, ritenuto inconsapevole della natura ecclesiastica del volume, che torna così a fare parte del patrimonio librario dell’Arcidiocesi di Trento.

L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto.

L’attività investigativa che ha consentito l’individuazione e il recupero del volume si inquadra nel costante monitoraggio dei siti di e-commerce svolto dai militari per contrastare la commercializzazione di beni culturali di provenienza illecita", conclude la nota dell'Arma.

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