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Manifattura di Rovereto, arriva la Toyota, progetti per il trasporto pubblico «sostenibile» (è perché ci sono le Olimpiadi invernali in Trentino)

Siglato un protocollo di intesa fra il colosso giapponese e la Provincia (ci avevano già provato con la Fiat, ma non se n’è più fatto niente)

ROVERETO. Eccolo il colpo grosso della giunta Fugatti, con ritorno di immagine per Rovereto e il Trentino di tutto rispetto. All'ex Manifattura di Borgo Sacco sta infatti per sbarcare il numero uno al mondo dell'automobile: la Toyota. I vertici del colosso nipponico, in primavera, per due giorni hanno sondato il terreno, si sono confrontati con le eccellenze di casa nostra e adesso hanno deciso di scegliere la città della Quercia come sede per un centro di ricerca sulla mobilità sostenibile e, nello specifico, sull'innovativo progetto della macchina che si guida da sola. Riempiendo, per un certo senso, il vuoto lasciato dalla Fiat dopo la visita di Marchionne e l'intenzione di sviluppare qui l'auto intelligente.

Tramontata quell'ipotesi se ne affaccia dunque un'altra ancora più potente. La Toyota, di suo, ha già progettato un modello senza conducente che sarà sperimentato alle Olimpiadi di Tokyo, una vettura compatta che trasporterà gli atleti dagli hotel ai campi di gara. Ma la volontà è quella di realizzare mezzi di trasporto elettrici e, appunto, senza autisti, anche per consegnare le merci.

Il colosso dell'auto - guidato da Takashi Horiguchi, technical general manager di Toyota Motor Europe, e da Stefano Mantegazza, vicepresidente di Ntt Data, la Telecom giapponese - è rimasto colpito dalle potenzialità della nostra provincia e le possibilità di una partnership, ipotizzate solo due mesi fa, ora si sono concretizzate.

Provincia, Toyota Motor Europe e Ntt Data Italia hanno infatti firmato un protocollo d'intesa nel campo della mobilità sostenibile.

L'accordo delinea un quadro di collaborazione per introdurre soluzioni di mobilità innovative e sostenibili, focalizzate ad affrontare le problematiche emergenti rispetto al trasporto dei cittadini trentini e dei turisti, utilizzando le competenze dei due colossi industriali d'Oriente in collaborazione con i ricercatori del sistema Trentino. Lo scopo? Business a parte, si vuole sviluppare un turismo sostenibile, superando il problema del traffico e dell'inquinamento, introducendo una nuova mobilità a zero emissioni e creando un ecosistema integrato che favorisca la connessione tra persone e luoghi coinvolgendo ricercatori e studenti dell'Università di Trento per sviluppare insieme progetti di tutela ambientale. La firma sul documento, dunque, dà il via all'operazione.

L'assessore allo sviluppo economico della Provincia Achille Spinelli ricorda come «il momento per una partnership strutturata su questi temi sia particolarmente propizio: il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030, in questa fase di uscita dall'emergenza Covid, sono finalmente diventati un obiettivo condiviso dalla comunità internazionale. L'Europa ha messo a disposizione importanti risorse attraverso la Next Generation Eu per incoraggiare in Italia e negli altri Paesi dell'Unione l'accelerazione dei processi di transizione digitale ed ecologica. Il Trentino è da tempo impegnato nella ricerca e nella costruzione di un equilibrio tra qualità ambientale e sociale e sviluppo economico e tecnologico. Alcuni importanti risultati sono già stati raggiunti. Siamo però consapevoli che altre sfide ci attendono. Possiamo affrontarle solo lavorando insieme ad altri e soprattutto stringendo accordi e alleanze con i migliori leader mondiali della mobilità sostenibile».

«L'accordo siglato - conferma Takashi Horiguchi - rappresenta per noi un ulteriore passo avanti nella direzione di un lavoro comune con il Trentino. Ci auguriamo un'importante evoluzione dei rapporti».In Italia, al momento, la legislazione non consente macchine a guida autonoma ma questo non significa che non si possano sviluppare. E la Provincia, non a caso, sta pensando a veicoli connessi e sostenibili, elettrici e a idrogeno, da sfruttare alle Olimpiadi invernali del 2026.

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