Giovani / Il caso

Le baby gang si affrontano sul pullman. Il presidente di Trentino Trasporti: “Ipotesi guardie giurate a bordo”

L’ultimo fatto di cronaca sulla corsa-bis delle 19.10 diretta a Rovereto. Trenta minorenni identificati dagli agenti della Polizia locale che ora ne stanno valutando la posizione

di Paolo Liserre

RIVA DEL GARDA. Non è la prima volta e l'arrivo dell'estate, oltre agli allentamenti in fatto di spostamenti, farà sì (purtroppo) che difficilmente potremo archiviarla come ultima. Sta di fatto che le corse extraurbane di Trentino Trasporti soprattutto sulla direttrice Riva-Rovereto (e viceversa) stanno sempre più diventando a rischio a causa di gruppetti di ragazzini, quasi tutti minorenni, che stanno trasformando i mezzi di trasporti pubblico in ring personali dove sfidarsi, a volte solo verbalmente, altre venendo addirittura alle mani. E per la stragrande maggioranza dei passeggeri molte corse diventano un terno al lotto così come per autisti e controllori lavorare nella paura sta diventando un'anormale consuetudine.

L'ultimo fatto di cronaca risale a giovedì sera, corsa bis Riva-Rovereto con partenza dalla stazione di viale Trento alle 19.10. La denuncia dell'accaduto è arrivata venerdì mattina dal delegato sindacale della Uil Trasporti di Riva Alberto Benini. Alla fermata di viale Rovereto, in corrispondenza del campo sportivo, salgono due gruppi di ragazzini, tutti sui 15-16 massimo 17 anni, alcuni italiani, altri stranieri. Due gruppi contrapposti che ben presto cercano di prendere il sopravvento l'uno sull'altro.

La situazione si fa pesante, «questi bulli - racconta Benini - si affrontano tra loro offendendo e minacciando utenti e autisti». A Torbole il controllore in accordo con l'autista decide di fermare il mezzo e di chiamare le forze dell'ordine. Interviene la Polizia Locale e poco dopo, a supporto, i carabinieri, ma intanto, racconta ancora Alberto Benini, «altri giovani che erano a bordo, forse spaventati dal trambusto, hanno preferito scendere e chiamare i genitori per fare ritorno a casa».


La Polizia Locale ha identificato 30 ragazzini, tutti residenti in Vallagarina, prevalentemente tra Mori e Ala. Per loro, al momento, solo un «ammonimento»: dovesse ricapitare, hanno nomi e cognomi di tutti. La situazione è comunque al vaglio dell'autorità.«Da tempo - sottolinea ancora Alberto Benini della Uil Trasporti - gli autisti denunciano questi atti a bordo dei mezzi di Trentino Trasporti. Ci auguriamo che vengano presi dei seri provvedimenti per tutelare chi viaggia a bordo dei mezzi e chi ci lavora. Di certo non si tratta di un episodio sporadico». A

lla denuncia e all'appello sindacale fa eco la presa di posizione del presidente di Trentino Trasporti Diego Salvatore: «La questione è all'attenzione dell'azienda, abbiamo già inviato due note al Commissariato del Governo e siamo in contatto con la Questura di Trento, oltre che essere naturalmente vicini ai nostri dipendenti, agli utenti e pronti a denunciare chi provoca un'interruzione di pubblico servizio».

Il presidente di Trentino Trasporti va anche oltre, per adesso in prospettiva: «Stiamo valutando la possibilità, ed è anche qualcosa di più di una semplice valutazione - afferma Salvatore - di attivare un servizio di guardie giurate su quelle corse che da tempo risultano più sensibili a fatti del genere. E Riva è sicuramente tra le zone più sensibili in questo senso».

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