Coronavirus, dona ai volontari l'incasso del ristorante

di Marco Galvagni

Anche in un periodo di esercizio non ordinario, limitato alla sola preparazione di pietanze per la consegna a domicilio o l’asporto, i ristoranti possono dar vita a iniziative di solidarietà. Ne è un esempio il Bar ristorante pizzeria Al Ghiottone di Ala, che ha promosso «un piccolo gesto di riconoscenza» a favore di due storiche realtà del volontariato alense, che tanto si sono spese al fianco dei cittadini in questi giorni. Sono l’associazione Stella d’Oro della Bassa Vallagarina e i vigili del fuoco volontari. Ad entrambe le realtà alensi i gestori hanno deciso di devolvere tutto l’incasso di un giorno di lavoro, traendo spunto dalle parole del regista tedesco Wim Wenders: «Gli angeli dei nostri tempi sono tutti coloro che si interessano agli altri prima di interessarsi a se stessi».

La data da cerchiare sul calendario è piuttosto vicina: venerdì 8 maggio, e sicuramente in tanti parteciperanno a un ringraziamento pensato per aiutare un mondo del volontariato che, come s’è visto, è più che mai fondamentale per la comunità, soprattutto nei momenti critici. «Soprattutto in questi momenti difficili - spiegano Al Ghiottone - la Stella d’Oro, associazione che nel 2020 compie 30 anni, e i Vigili del Fuoco sono stati sempre in prima linea, disponibili, professionali e vicini alla comunità».

Lo stesso impegno che lo staff, pur con un organico ridotto a causa del lockdown, ci sta mettendo ogni giorno per continuare a garantire un servizio a domicilio gratuito (anche nel weekend, sia a pranzo che a cena, per privati e aziende) rivelatosi importante sul territorio comunale, sia nel capoluogo che nelle frazioni di Pilcante, Marani, Santa Lucia, Chizzola, Santa Margherita, Serravalle e Santa Cecilia, così come nel Comune di Avio. «Ho 4 persone per le consegne e non è semplice: copriamo tutta la Bassa Vallagarina» racconta Gurwinder Singh, 40 anni, da 13 titolare di un’attività che ha rinnovato e che oggi include l’albergo a fianco, sempre sulla statale, da poco restaurato credendo nel potenziale turistico di Ala, «nei suoi palazzi e nel bellissimo centro storico, che ancora non tutti conoscono».

Al Ghiottone è un luogo di passaggio diventato un punto fermo nella comunità. E se per il turismo ci sarà da aspettare, il ristorante italo-indiano può contare sulla domanda interna. «Da tantissimi anni siamo qui, la gente ci vuole bene e abbiamo sempre lavorato bene. Se tu fai le cose veramente col cuore ti ritorna sempre qualcosa». Così è nata anche l’idea della raccolta fondi, che Sigh raccontata quasi con imbarazzo: «Non vorrei che sembrasse di farmi pubblicità. Ci tengo a tutte le associazioni. I volontari sono ragazzi che conosco: so che è un brutto momento e, pur con poche entrate, sono disponibili 24 ore al giorno. Volevo fare una raccolta per gli ospedali, poi mi son detto comincio da qua e vediamo se funziona». In caso positivo l’idea è di riproporre l’iniziativa benefica a favore di altre realtà, sempre sperando in un miglioramento della situazione. «Se tutti fanno piccole cose, assieme usciamo fuori da questo problema, anche se tanta gente non capisce che bisogna ancora stare attenti».

Aspettando allora un ritrovo in sala che ci si augura vicino, il messaggio dei gestori è: «Facciamo bene due volte: mangiamo con gusto e sosteniamo i nostri angeli». E, per la cronaca, nel menù c’è davvero di tutto, dalle bevande al cibo dolce o salato, senza tralasciare i piatti forti indiani e italiani. L’unica raccomandazione fatta per venerdì è di natura organizzativa: «Ordinazioni entro le 18».

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