«Corso Bettini? Una pista da corsa» Auto e moto sfrecciano velocissimecorso

di Chiara Zomer

Moto che sfrecciano a velocità folli. O per lo meno folli pensando che siamo in centro storico. Macchine lanciate che nemmeno la Ferrari a Monza nei tempi buoni. Insomma, in corso Bettini il traffico è un problema. E non perché è troppo. Perché è tragicamente - e insulsamente - inadeguato al contesto. Questo è ciò che lamentano i residenti, questo è cioò che confermano alcuni operatori. Un problema grave abbastanza da spingere l’Unione commercio e turismo a chiedere un incontro formale con i vertici della polizia locale: «La situazione sta diventando insostenibile, oltre che pericolosa. Io credo che serva un presidio», osserva il presidente dell’Ucts Marco Fontanari. Anche se per la verità, corso Bettini è tra le vie in cui il passaggio serale della polizia locale è garantito, anche per la presenza dei giardini Perlasca, al centro di costanti controlli pianificati.

Il problema, lamenta il quartiere, c’è da tempo. Ma è ovviamente nelle sere estive che si fa sentire di più. O per lo meno è nelle sere estive che ci si accorge del problema: d’inverno la gente è in casa, troppo freddo per una passeggiata tra i palazzi settecenteschi. Perché di giorno, osserva chi bazzica quella via, corso Bettini è usato dagli automobilisti roveretani come una strada qualsiasi, su cui insistono una serie di servizi. C’è la ciclabile sempre frequentata, che impone attenzione. Ci sono le scuole, ci sono i negozi. Ci sono i pedoni, che un po’ attraversano sulle strisce, un po’ attraversano e basta, più o meno dove capita. Insomma, è una normale strada del centro storico di una città viva. Chi passa di lì motorizzato sa che deve metterci prudenza, tenere marce basse e ridurre al minimo la velocità. Perché la commistione tra utenti diversi della strada - e in particolare tra auto e utenti deboli, come biciclette o ancora di più pedoni  - rende quell’area pericolosa, a meno di non mettere attenzione e prudenza alla guida. Il problema, non è durante il giorno. Il problema è la sera.

Chi da quelle parti vive o lavora, dice che le cose cambiano verso le 22, 22.30. Ovviamente d’estate c’è gente, anche a quell’ora. Perché corso Bettini è il boulevard della città, tra quei palazzi è bello farsi una camminata, nelle calde serate estive. I locali hanno un po’ tutti esposto i plateatici, quindi è piacevole fermarsi con gli amici a bere qualcosa o a mangiare in tranquillità.

Ecco, è la tranquillità che manca, a quanto pare. Perché in tarda serata soprattutto moto e mtorini, ma pure macchine, sembrano sfrecciare a velocità indecenti, per un centro storico. Da qui l’allarme: «Questo è un problema che abbiamo pià volte segnalato alla politica -conferma anche il presidente dell’Unione commercio Marco Fontanari - perché è una cosa francamente inaccettabile. I clienti si spaventano, i motorini, le moto, ma anche le macchine, sembra vogliano fare il chilometro lanciato. Una situazione di pericolosità per tutti, sia per chi vorrebbe solo passeggiare in strada o fermarsi a bere qualcosa o a mangiare fuori, sia per chi guida. Io credo che serva un intervento quanto prima, perché ormai la situazione è diventata insostenibile».

È possibile che a invitare alla corsa sia la strada ampia, che dà un senso di finta tranquillità. Senza contare che su corso Bettini non ci sono dossi rallentatori, né restringimenti di carreggiata, tali da poter diventare barriere anche fisiche contro la mancanza di buon senso e prudenza. Da qui la richiesta di intervento: «Come Unione nei prossimi giorni chiederemo al comando della polizia locale la disponibilità a fare un incontro - conclude Fontanari - Io credo che qui serva una presenza, perché la gente ha la sensazione di poter fare qualsiasi cosa».

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