Pannelli sulle vetrine vuote per nascondere la «vergogna» della crisi

Succede a Rovereto, che a Capondanno però sarà illuminata dai fuochi d'artificio

Formalmente si tratta di un incarico che il Comune ha affidato all’Unione commercio e turismo per rendere più accogliente, attraente ed attrattiva la città sotto le feste di Natale. Nella realtà, almeno a vederlo dal vivo, sembra piuttosto un tentativo di nascondere gli effetti della crisi economica sul tessuto commerciale urbano per non frenare il consumismo nel periodo dell’anno più propizio per salvare i bilanci aziendali. L’iniziativa dell’amministrazione, tra l’altro, ha un nome altisonante: «Spazi in movimento, accendiamo la città di Rovereto». Lo scopo, come detto, per stessa ammissione di palazzo Pretorio, si inserisce «nell’ottica di migliorare qualitativamente l’accoglienza turistica e la percezione d’ospitalità diffusa da parte della città di Rovereto nel periodo più importante dell’anno, sia per la concentrazione di momenti di intrattenimento e di animazione, in particolare con il ricco programma del Natale dei Popoli, sia per l’affluenza di visitatori e turisti, attirati dalle grandi mostre del Mart e dal Mercatino di Natale».

L’idea, in verità, è venuta direttamente all’Unione commercio e turismo che ha chiesto un contributo straordinario per poter realizzare un intervento di chiara valenza turistica. Nella pratica, il rilancio e la valorizzazione artistica dell’urbe si limita a nascondere le «vergogne» vittime della crisi: vetrine vuote, luci spente a Natale, negozi archiviati. Ecco allora che si è pensato di coprire questi tristi presagi di economia balbettante - che rendono cupo il centro storico e non invitano certo ad aprire il portafoglio per i regali d’ordinanza - con pannelli di vari colori  riportanti i principali simboli (ovviamente stilizzati) di Rovereto: dal Mart al Castello, dalla chiesa di San Marco alla Torre Civica fino alla Campana dei Caduti. I pannelli, per non farci mancare il tocco di classe tipico del Natale, sono illuminati con proiettori per renderli visibili e valorizzarli durante l’intero arco della giornata.

L’Unione non si è limitata a tappezzare i disagi commerciali ma ha messo sul piatto del rilancio turistico anche lo spettacolo pirotecnico di fine anno. I fuochi d’artificio che accoglieranno il 2018 avranno il Castello come fondale teatrale naturale allo scoccare della mezzanotte. «Lo spettacolo - assicurano in Comune - sarà visibile e godibile da molte zone della città a beneficio dei tanti turisti che sceglieranno Rovereto per trascorrere le festività natalizie e di inizio anno nuovo, nonché dei roveretani che resteranno in città durante le festività». La spesa per questo restyling natalizio (fuochi compresi) è di poco meno di 23 mila euro. Il Comune contribuisce con 12 mila euro mentre altri 5 mila arrivano da sponsor privati.

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