La torta più creativa per ricordare Andrea Gatti

A Fai della Paganella un premio in ricordo del giovane cuoco

Il primo trofeo con il quale è stata premiata la torta più creativa del concorso «Dolcissima», la gara di torte che da vent’anni ormai viene riproposta a Fai della Paganella, è andato ad Angela Pangrazzi.

Domenica sera c’è stata la premiazione del concorso durante il quale i giudici hanno sancito anche qual è stato il dolce più bello e quello più buono dell’edizione 2017, che contava 27 partecipanti tra le categorie amatori e professionisti.

Ma quando è stata ora di salire sul palco per applaudire la torta più creativa della competizione, i giovani organizzatori dell’associazione «I scorlenti» hanno chiamato Selene Montani a consegnare, per la prima volta, il riconoscimento.

Selene è la mamma di Andrea Gatti, il giovanissimo cuoco roveretano morto il 7 marzo 2016 in un tragico incidente stradale. Era diretto proprio a Fai della Paganella Andrea quella notte, per andare al lavoro.

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Di lui però sull’altopiano della Paganella si parla ancora. Andrea Gatti, anche lì, si era fatto conoscere per quello che era: un ragazzo educato e sempre sorridente, che portava gioia in qualunque contesto si trovasse. Manca Andrea: alla sua famiglia ed agli amici che nelle tante fotografie e nei video che lo ritraggono ritrovano il suo sorriso contagioso e quella voglia di non fermarsi mai, di vivere intensamente. La cucina, ed in particolare la pasticceria, era una delle grandi passioni di Andrea Gatti. Per questo aveva frequentato l’istituto alberghiero di Rovereto.

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A Paolo Moraschini, uno degli organizzatori di «Dolcissima», pur non avendolo conosciuto, è venuto quasi spontaneo trovare un momento all’interno della manifestazine per poterlo ricordare.

«E così, una notte, mi è venuta l’idea di istituire il premio per la torta più creativa di “Dolcissima” e di intitolarlo ad Andrea Gatti», racconta. «In realtà ero titubante all’idea di proporlo alla sua famiglia, pensavo fosse passato troppo poco tempo e che il dolore fosse ancora forte per la sua scomparsa». Mamma Selene però, che fin dal primo giorno ha cercato di trasformare tutto questo dolore in rinnovato amore, ha accettato.

E su quel palco a Fai della Paganella domenica sera davanti ad una sala gremita ci gente ci è salita con il cuore in gola per l’emozione.

«Grazie all’associazione “I scorlenti” e grazie a Paolo Moraschini - ha esordito -. Nei suoi diciannove anni Andre ha lasciato il segno più bello che possa lasciare una persona: la gioia di vivere. Vivere ogni giorno con intensità e con passione per tante cose. Sono orgogliosa di aver avuto un figlio così e vi ringraziamo per questo gesto immenso». Dietro di lei c’era una grande fotografia di Andrea all’opera, chino sui piatti da preparare e con il cappello da cuoco. Davanti a lui la frase che ripeteva alla sua mamma, e non solo, che è diventato un hastag e una sorta di motto per darsi la carica ed affrontare ogni giorno: #staicalmati.

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