Il Comune mette un freno al consumo di alcol Divieto di vendita durante il Torneo della pace

di Nicola Guarnieri

Alcol? No, grazie. Da tempo è in atto una lotta furibonda per sconfiggere quella che gli esperti chiamano piaga sociale e che riguarda sempre di più i giovani e i giovanissimi, l'alcolismo appunto.

Con l'arrivo della bella stagione, tra l'altro, si moltiplicano le feste all'aperto, le sagre ma pure i tornei sportivi di richiamo. E l'ammiccamento del vino o della birra, per i postadolescenti (ma sempre di più anche per gli ex pargoli che si sono appena affacciati alle scuole medie), diventa come il canto delle sirene per Ulisse.

I convegni e le campagne di prevenzione, dunque, sono all'ordine del giorno ma evidentemente non basta. Tant'è che, quando si presenta l'occasione per dire «no», fioccano gli avvertimenti.

Che a Rovereto si spingono addirittura oltre, arrivando al divieto tassativo. Come quello ordinato dal Comune per il prossimo fine settimana pasquale, week-end che tradizionalmente invita ai bagordi e alle gite fuori porta innaffiate con liquidi spiritosi, che in gran parte della città sarà però «alcol free».

Merito, se riferito alla campagna salutista in corso, del Torneo della pace, da trent'anni appello sportivo per atleti di tutto il mondo che rispondono sempre presente.

In passato, i giovanissimi calciatori di alcuni Paesi del Nord Europa si sono fatti ben poco onore fuori dal terreno di gioco proprio per aver alzato troppo il gomito ed essere stati costretti nientemeno che al ricovero ospedaliero. Troppo per non mettere un freno e troppo pure per l'immagine di un torneo di sport, amicizia, spensieratezza all'insegna delle buone maniere e del bon ton a prescindere.

Ecco dunque che da venerdì a domenica non si potrà bere nei dintorni dei teatri delle competizioni (e men che meno all'interno del perimetro dove si gioca).

Per tre giorni - dal 14 al 16 aprile - ogni bevanda che presenti anche solo pochi gradi alcolici sarà messa al bando: niente grappa, liquori, vino e nemmeno birra.

Ovviamente non potranno vendere questi prodotti neanche gli ambulanti con regolare licenza come, per esempio, il chiosco nel parcheggio dello stadio Quercia.

Il divieto, come detto, è assoluto e un'apposita squadra della polizia locale vigilerà sul rispetto dell'ordinanza. In Comune non sentono ragioni: «Non sarà ammessa alcuna bevanda alcolica in ogni luogo del territorio comunale ove si svolgano gli incontri sportivi e le iniziative correlata al Torneo della pace».

Motivo? «Prevenire condotte socialmente deprecabili e potenzialmente pericolose per l'ordine e la sicurezza pubblica durante lo svolgimento della manifestazione».

Palazzo Pretorio, però, va oltre. Perché se l'alcol per tre giorni sarà un nemico pubblico, nello stesso periodo saranno considerati alla stregua di armi improprie i recipienti in vetro, le lattine ed anche la plastica dura.

Insomma, chi vuole ubriacarsi o semplicemente brindare, ancorché con parsimonia, scelga un altro posto. Perché nei dintorni dei campi sportivi e dei luoghi di ritrovo delle squadre non rimedierà un goccio d'alcol. D'altro canto il torneo più prestigioso dell'anno ricade nel mese della prevenzione alcologica. Aprile, infatti, è stato scelto a livello nazionale come periodo per fare formazione e prevenzione sui guai che le sostanze «a gradi» riservano.

Il divieto, peraltro, appare coerente con la cornice di festa e di incontro delineata dal Torneo internazionele, come la descrive l'organizzazione nel sito Web della grande manifestazione: «Migliaia di giovani provenienti da tutta Europa e dal Mondo si incontrano ogni anno a Rovereto e in Vallagarina nel week end pasquale, confrontandosi sui campi di gioco e nelle palestre. I valori propri dello sport, il momento di confronto agonistico, il rispetto dell’avversario e delle regole del gioco sono il cuore del Torneo. 

Ma anche l’incontro, la socializzazione, l‘aggregazione di molti giovani provenienti da nazioni diverse, in un continuo confronto di usi, costumi e tradizioni a volte molto diverse. Il periodo pasquale, i rintocchi di Maria Dolens, la Campana della Pace, inducono i partecipanti a momenti di riflessione su temi quali la pace, la convivenza, il confronto».Il Torneo Città della Pace è una grande festa di sport che coniuga al suo interno messaggi che rappresentano al meglio la vocazione di Rovereto, Città della Pace e dello Sport.

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