Falso allarme per il gas Evacuate cento persone

di Matthias Pfaender

Una «finta» fuga di gas ha costretto ieri mattina Polizia locale e Vigili del Fuoco ad evacuare il compendio misto uffici-commerciale di via Pasqui, comprendente anche un bar, un supermercato a marchio Poli, la sede amministrativa dei servizi sociali del Comune di Rovereto e della Comunità della Vallagarina, la sedi di Amr e della Croce Rossa, uno studio dentistico eccetera.

A far scattare l’allarme ieri mattina alle 7.45 l’addetto alla sicurezza dei Servizi sociali del Comune che, al momento di aprire gli uffici, già dal piazzale di ingresso è stato colpito dal fortissimo odore di gas. Immediato l’intervento degli agenti del vicino comando della Polizia locale e dei Vigili del fuoco, che hanno decretato l’immediata evacuazione delle persone all’interno della struttura. Per fortuna, vista l’ora, si trattava solo di una trentina di persone, che sono state invitate a scendere subito nel piazzale esterno, un primo gruppetto che si è ben presto ingrossato man mano che le persone arrivavano per iniziare al giornata di lavoro. Nel giro di mezz’ora, erano un centinaio le persone che da dietro le transenne guardavano agenti e vigili del fuoco setacciare gli edifici con la strumentazione ad hoc alla ricerca della - evidentemente grossa, vista l’intensità dell’odore - fuga di gas.

Una fuga di gas che però in realtà non c’è mai stata. L’odore molto pungente era dovuto a sei serbatoi toroidali di gps, sette bombole da campeggio e quattro bombole di gas ad uso domestico. Tutte ammassate in un sottoscala al secondo piano interrato del parcheggio multipiano a servizio della struttura. A creare la «discarica abusiva» al coperto, un anziano residente a Rovereto, già noto alle forze dell’ordine, accumulatore seriale di materiali ferrosi e bombole di ogni tipo. Dopo essere stato recentemente denunciato dai Carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) di Trento ed essere stato costretto a «bonificare» il suo terreno a Lizzana, sul quale era sorta negli anni una vera e propria discarica abusiva, l’anziano aveva individuato nel cavedio a fianco del parcheggio ad uso della Croce Rossa, cui durante il giorno vi è di fatto libero accesso, il sito ideale per ammassare le sue adorate carabattole di ferro e le bombole.

Sono stati i serbatoi vuoti per gpl ad uso trazione veicolare, che esalavano un odore molto forte, a far scoprire la nuova discarica privata e far scattare l’allarme. Ma, a parte il disagio, non c’è mai stato un pericolo reale. Alle 9.30 il centinaio di persone che ancora attendeva di poter iniziare la propria giornata lavorativa, ha finalmente potuto accedere al compendio.

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