Rovereto, gli addetti alla raccolta dei rifiuti spargono immondizia nell’isola ecologica

di Matthias Pfaender

Il video lascia senza parole. Ed apre grandi interrogativi in seno alla città di Rovereto, dove il tema del decoro urbano, dell’auspicato «salto di qualità» nella gestione dei rifiuti, è uno dei maggiori elementi di dibattito pubblico ed amministrativo. Perché quali prospettive di respiro europeo si potrà mai inseguire se le stesse persone deputate alla pulizia della città si rendono protagoniste di episodi simili?

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I fatti cui ci riferiamo sono stati immortalati ieri mattina dal circuito video di sicurezza del condominio «alle Grazie», in Piazzale Orsi. Le telecamere, che coprono tutto il perimetro dell’edificio, che ospita la sede cittadina dell’Itas, esercizi commerciali, un residence da una cinquantina di camere ed una ventina di appartamenti privati, hanno ripreso gli operai di Dolomiti Energia deputati alla raccolta dei rifiuti lordare l’isola ecologica a servizio della struttura ed andarsene lasciando uno scempio.

Cosa è successo: poco prima delle 8 del mattino il camion per la raccolta raggiunge l’isola ecologica sul retro dell’edificio. La raccolta prevista, da calendario, è dell’umido e della carta. Nell’aprire uno dei cassonetti condominiali, uno degli addetti trova un sacco azzurro (quelli per la raccolta della plastica) erroneamente depositato. Quindi lo getta verso il fondo dell’isola ecologica. Fin qui niente di strano: i sacchi irregolari non devono essere portati via. Però il sacco, per la forza con cui viene lanciato, si apre, sparpagliando il contenuto (plastica, qualche pezzo di carta ed altro pattume) tra la strada e il suolo dell’isola ecologica.

E lì rimane, perché i due addetti, invece di ripulire, si limitano a dare qualche calcio ai rifiuti finiti sulla strada, quindi salgono sul camion e se ne vanno.

«Quando ho visto le immagini - racconta un residente del condominio - non potevo crederci. Ho chiamato Dolomiti Energia, dicendo che pretendevo a nome di tutti i condomini che le persone responsabili di questi comportamenti pulissero l’area. Mi ha risposto una persona, qualificandosi come responsabile per Trento, dicendo che sostituiva il collega di Rovereto, e che non sapeva se si sarebbe potuto fare, eccetera». «Noi non vogliamo mettere nei guai nessuno - sottolineano i condomini - ma una scena del genere crediamo non debba passare sotto silenzio. Chiediamo anche le scuse di questi signori».

L’isola ecologica del compendio commerciale-residenziale di piazzale Orsi è storicamente un «punto caldo» nella gestione dei rifiuti di Rovereto. L’alta turnazione delle persone ospiti nel residence, la presenza di esercizi commerciali sull’altro lato dell’edificio, la facile accessibilità dei bidoni condominiali dalla strada, che ne fanno una «valvola di sfogo» per chiunque sia abbastanza incivile da non seguire le regole, contribuiscono pur con pesi diversi a fare dell’area un problema cronico, insieme agli altri punti di criticità classici come l’isola ecologia al compendio Intercity (il «mostro» di Viale Trento) o il cortile privato alla rotonda di Lizzana per via del Garda. Quest’ultima area è stata recentemente oggetto di un intervento di pulizia straordinario, che ha portato anche all’erogazione di due contravvenzioni da 50 euro l’una ai danni dei responsabili dei conferimenti irregolari. Difficile però risultare credibili, nel sanzionare giustamente gli abusi dei cittadini, quando le persone che ti dovrebbero rappresentare sul territorio si rendono protagoniste di questi episodi.

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