Ferma i poliziotti, preside denunciata

di Matthias Pfaender

La Polizia di Rovereto ha denunciato la dirigente scolastica del Cfp Veronesi Laura Scalfi per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità ed uno studente dell'istituto di formazione professionale per getto pericoloso di cose. I due provvedimenti da parte degli agenti del commissariato guidato dal vicequestore Ilva Orsingher arrivano a seguito di fatti risalenti a qualche mese fa, che hanno avuto luogo all'interno della scuola, durante l'orario di lezione.

I fatti: durante l'intervallo tra le ore da una delle finestre dell'istituto viene lanciata una lattina vuota. Secondo gli agenti del vicino commissariato (il Veronesi è in piazzale Orsi, il commissariato è al civico 1 di via Sighele) che hanno casualmente assistito alla scena, sarebbe stato uno studente a gettare intenzionalmente la lattina contro un ciclista di passaggio, centrandolo. Secondo la ricostruzione dei fatti da parte di Scalfi, si sarebbe trattato invece di un «incidente» involontario: in attesa dell'arrivo del docente, i ragazzi avrebbero ammazzato il tempo improvvisando con una «partita di calcio» nell'aula. In assenza di un pallone vero, avrebbero utilizzato una lattina vuota. La stessa lattina che un calcio maldestro messo a segno da un ragazzo avrebbe involontariamente proiettato attraverso la finestra aperta. Un comportamento certamente indisciplinato, ma non grave quanto il lancio volontario della lattina.

Gli agenti, accertato che la lattina non avesse procurato danni al ciclista, si sono quindi diretti dentro l'istituto, dove hanno chiesto di poter identificare il ragazzo. Qui si sono però «scontrati» contro il rifiuto della dirigente Scalfi: nessun agente sarebbe entrato nelle aule dell'istituto durante le lezioni.

È stato un vero e proprio «braccio di ferro» di diversi minuti quello tra gli agenti del Commissariato e la dirigente dell'istituto professionale. «Ho applicato quanto prescrive la legge - spiega Scalfi -, che pone la tutela del minore affidato all'autorità della scuola davanti a tutto. Prima di negare l'accesso alle aule agli agenti ho anche sentito i legali che rappresentano la scuola, che hanno confermato che impedire ai poliziotti di interrompere le lezioni fosse la cosa giusta da fare». 

Starà ora alla magistratura di Rovereto valutare l'eventuale rilevanza penale della vicenda. Una vicenda che ha da ieri anche una evoluzione politica, dato che il consigliere della Civica Trentina Claudio Civettini ha depositato sull'accaduto una interrogazione al presidente della Provincia Ugo Rossi: «Sembra - scrive Civettini - che vi sarebbe stato il diniego all'accesso delle forze dell'ordine nonostante l'intervento fosse in piena flagranza di reato». E ancora: «Un atteggiamento da parte del dirigente scolastico forse a tutela dell'istituto ma non certo a tutela della buona crescita dei ragazzi».

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